Yates: «Cambio strategia adesso mi difenderò» 

Non si arrende Dumoulin: «Finché avrò forza e occasioni per provarci, lo farò» Soddisfatto Pozzovivo: «Con tre arrivi in salita potrebbero esserci sorprese»


di Luca Franchini


ROVERETO. Simon Yates non poteva scegliere giornata più opportuna per sfoderare la sua miglior prestazione di sempre in una gara contro il tempo, figlia dell’invidiabile condizione fisica di cui l’australiano gode fin dall’inizio del Giro. «È stata la mia miglior cronometro su una distanza di questo tipo – spiega Yates – Solo in qualche prologo ero riuscito a fare di meglio». Yates sta facendo sembrare tutto facile, mai in affanno, apparentemente ancora freschissimo. «Fresco non direi, anzi, sono molto stanco – ribatte la maglia rosa – Proprio per questo, dalla prossima tappa cambierò strategia. Non andrò più all’attacco e punterò a difendermi».

La vittoria ormai è a un passo, ma l’australiano (saggiamente) non si sbilancia. «Ci sono ancora cinque tappe, tre arrivi in salita – argomenta Yates – Basta una cattiva giornata, un episodio sfortunato per rovinare tutto. Froome? È ancora un rivale e lo sono tutti i corridori che hanno fino a 10 minuti di ritardo in classifica. Una crisi può capitare a tutti».

Il capitano della Mitchelton-Scott, intanto, può sorridere. Meno Dumoulin, che si aspettava qualcosa di più, sia in termini di risultato che dal confronto diretto con Simon Yates. «Sono un po’ deluso – commenta l’olandese – Non dalla prestazione, perché ho fatto un’ottima cronometro. Dennis, però, è andato più forte di me e Yates se l’è cavata egregiamente. Speravo di guadagnare qualcosa di più. Il Giro comunque non è ancora finito: finché avrò forza e occasioni per provarci, lo farò».

Alle spalle dell’olandese ora c’è Pozzovivo, una delle più belle sorprese della 101esima corsa rosa. «La Trento-Rovereto rappresentava per me un momento importante – spiega il lucano – Ho affrontato la crono da primo degli italiani, con il terzo posto ancora alla portata. Ho cercato di difendermi, di essere il più regolare possibile e sono contento del mio risultato. Ci sono ancora tre arrivi in salita: potranno esserci delle sorprese e anche il caldo annunciato nei prossimi giorni potrebbe essere un fattore determinante».

Non nasconde una certa soddisfazione anche Froome, apparso tutt’altro che rassegnato. I minuti di ritardo da Simon Yates sono 3’50”. Tanti, troppi per puntare al successo finale, ma il britannico del Team Sky non vuole mollare la presa. «Sono soddisfatto, ho dato tutto – spiega Froome – Rohan Dennis è stato più bravo, ma ho comunque scalato posizioni in classifica. Sono lontano da Yates, finora è stato il più forte, ma io mi sento meglio giorno dopo giorno».

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