VETRIOLO, PINÈ E POLSA: CRONO ROSA TRENTINE

Il Giro partito dalla città santa e atteso nella città eterna per l’ultimo traguardo, percorre le strade trentine da Trento a Rovereto. Le strade dei Moser, di Simoni, di Michelotto e dei molti altri...



Il Giro partito dalla città santa e atteso nella città eterna per l’ultimo traguardo, percorre le strade trentine da Trento a Rovereto. Le strade dei Moser, di Simoni, di Michelotto e dei molti altri protagonisti in epoche differenti della “grande festa di maggio” del ciclismo, dei ciclisti e degli appassionati dello sport del pedale. È una corsa contro il tempo ad accogliere la carovana rosa. Una tappa destinata a riproporre emozioni simili a quelle di tre altre cronometro del Giro sulle strade di casa nostra.

La prima, una trentina di anni fa, con la cronoscalata da Levico Terme a Vetriolo. Esprime una parola quasi definitiva su chi avrebbe vinto quel Giro. In una giornata da anteprima d’estate, tappa e maglia vanno allo stesso corridore: Andy Hampsten, primo statunitense a vincere il Giro d’Italia dopo aver dimostrato di cosa era capace tre anni prima sul traguardo del Gran Paradiso.

Nel 1985 aveva firmato la frazione aostana e messo in valigia la maglia bianca di miglior giovane. Tre anni dopo conquista quella rosa. La seconda al Giro del 1997. Pedana di partenza dall’Ice Rink Pinè (a Miola) arrivo a Cavalese. Vince Sergej Gonchar, asso delle prove contro il tempo. La sfida destinata a interessare e appassionare di più mette di fronte Ivan Gotti (in maglia rosa) e Pavel Tonkov, vincitore del Giro 1996 e in lotta con il bergamasco per la leadership. Gotti si difende al meglio e conferma la “rosa”. La frazione è caratterizzata anche da una serie di cadute che ha per teatro il tratto in discesa che porta al bivio di Sover. Molti corridori sbandano, alcuni finiscono addirittura contro il muro che delimita la carreggiata e accantonano qualsiasi proposito di vittoria di giornata.

La terza cronometro, cinque anni fa, in Vallagarina: da Mori alla Polsa, nel ricordo della tappa del 1970 vinta a Brentonico da Eddy Merckx. Vincenzo Nibali, in maglia rosa, lo imita: vince la tappa e si conferma leader dell’edizione numero 96 del Giro che vincerà con ampio margine.

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