Sci di fondo

Vasaloppet, il miglior azzurro è Bruno

Debertolis 39esimo a 7’31” dal vincitore Dahl, 60° Brigadoi, 119° Frasnelli



TRENTO. Bruno Debertolis sognava altro epilogo alla Vasaloppet, ma il virus che lo ha colpito prima della Jizerska Padesatka del febbraio scorso, oltre a costringerlo al forfait nella gara della Repubblica Ceca, ne ha frenato l’azione anche nella mitica granfondo svedese, la gara delle gare. Il primierotto si è comunque confermato il migliore interprete italiano del double-poling nella massacrante marathon di 90 km, 39esimo all’arrivo.

«Alla luce di quanto mi è successo nell’ultimo periodo, sono soddisfatto della mia prova – spiega Debertolis, appena rientrato in Italia – Sono stato vittima di un virus prima della Jizerska Padesatka: ho vomitato l’anima. Me lo ha passato mia figlia e alla fine ho dovuto girare il furgone e tornare a casa. Pensavo di riposare due-tre giorni e di riprendermi, ma mi sono proprio svuotato. Ho corso alla Viote Monte Bondone Ski Marathon e ho fatto una fatica che non provavo da tempo. A quel punto mi sono detto “vada come vada”».

A conti fatti non è nemmeno andata male. «In gara stavo benissimo, ma sapevo che prima o poi la crisi sarebbe arrivata – continua il primierotto – Così è stato, più o meno a 17-18 km dall’arrivo. A dispetto di quanto ho letto e sentito dire, ovvero di una gara con neve veloce, mi sento di affermare il contrario o quasi. La neve era lenta, la partenza è stata bruciante. Penso che, 4-5 anni fa, con una neve così i migliori avrebbero impiegato un quarto d’ora in più. Per rendere ancor meglio l'idea, basti pensare che il gruppo con Gjerdalen, Anders Auckland e altri è rientrato sui battistrada, tra cui c’ero anch’io, al 40esimo chilometro. Ecco perché la prendo come una buona Vasa. Sapevo a cosa andavo incontro».

Per Bruno Debertolis la stagione non è ancora finita, prossimo a ripartire per la Scandinavia, dove ad attenderlo ci sono le ultime quattro prove del prestigioso Visma Ski Classics. Tornando alla Vasaloppet, il successo è andato al norvegese John Kristian Dahl, che ha preceduto allo sprint i connazionali Andreas Nygaard e Stian Hoelgaard in un arrivo a cinque che ha visto tra i piazzati anche Markus Ottosson e Tord Gjerdalen. Bruno Debertolis, 39esimo a 7’31”, è risultato il migliore degli italiani, seguito dal fiemmese del Team Futura Mauro Brigadoi (60esimo a 13’06”), da Nicolas Bormolini (112simo a 22’50”) e dall’ex azzurro Loris Frasnelli (119simo a 23’53”). (l.f.)

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