Una nuova dinastia nel paese di Moser e Simoni 

Sono i Piffer: Sara, terza ai tricolori Esordienti, il fratello Christian e il papà - allenatore Lorenzo



PALÙ DI GIOVO. Dici Palù di Giovo e pensi alla saga dei Moser e ai successi in rosa di Gilberto Simoni. A una passione per le due ruote che, ora, di cognome fa anche Piffer. Di nome fa Sara, medaglia di bronzo sabato nella corsa Esordienti donne primo anno, capace di riportare sul podio della rassegna tricolore giovanile i colori del Trentino a distanza di 6 anni dall’ultima volta, dal successo conquistato a Malo nel 2012 dalla nonesa Letizia Paternoster, uno dei talenti più promettenti del ciclismo azzurro e mondiale. Chissà che il podio conquistato alle Terme di Comano non possa essere di buon auspicio anche per Sara, la cui medaglia ha un sapore particolare. Vuoi perché condivisa con il papà-allenatore Lorenzo, da due anni a questa parte direttore sportivo della squadra Esordienti del Velo Sport Mezzocorona. La stessa formazione in cui corre anche Christian Piffer, fratello di Sara e anch’egli al via ai Campionati italiani, in gara ieri nella corsa Esordienti secondo anno.

A Christian è andata meno bene, coinvolto in una caduta nelle fasi iniziali e poi costretto a inseguire, lui che era uno degli atleti di punta della rappresentativa trentina per l’impegnativo finale del percorso. A casa Piffer si può comunque brindare a una medaglia, che vale doppio. Sara, infatti, fu vittima di una brutta caduta il 13 maggio scorso a San Vito al Tagliamento, ricoverata per due giorni in ospedale e poi dimessa, dopo aver scongiurato il pericolo di perdere un occhio.

La tenacia della giovane atleta cembrana è stata premiata, lei che non ha voluto ascoltare chi le consigliava un periodo più lungo di recupero. La voglia di essere al via degli Italiani era troppa. Altrettanta quella di salire sul podio, spesso frequentato dalla portacolori del Velo Sport Mezzocorona, plurivittoriosa nella categoria Giovanissimi, lo scorso anno a segno anche al Meeting Nazionale.

A Comano Terme non è arrivata la maglia tricolore, che ha preso la volta della Lombardia ed è finita sulle spalle di Federica Venturelli. Curiosità a margine, le due si incontrarono lo scorso anno nella corsa Giovanissimi organizzata a Fiavé dalla Grafiche Zorzi Storo: in quel caso Sara ebbe la meglio sulla Venturelli, a conferma che il bronzo di sabato non è stato frutto del caso.

Difficile pensare di eguagliare i trionfi dei Moser e di Gibo Simoni: a Palù di Giovo, intanto, c’è una preziosa medaglia esposta anche a casa Piffer. (l.f.)













Scuola & Ricerca

In primo piano

Film Festival

Lo scioglimento dei ghiacciai nella poetica del teatro trentino

La Stagione Regionale Contemporanea si conclude con “Rimaye” di AZIONIfuoriPOSTO, che stasera (3 maggio) darà spazio a un’indagine su ciò che è destinato a sparire e alla sua eredità, mettendo in relazione corpi umani e corpi glaciali. Entrambi infatti sono modificatori di paesaggio e custodi di memorie


Claudio Libera