Trento: Danova garantisce per Martini

Calcio Serie D. L’ex giocatore del Torino: «È una persona eccezionale, con la sua professionalità la squadra si risolleverà»


di Luca Franchini


TRENTO. Da calciatore, cresciuto nelle giovanili del Sant'Angelo Lodigiano e per due anni in forza alla Juventus, ha vestito le nobili maglie di Como, Cesena (3 anni in serie A), Torino (10 stagioni), Lecce, Mantova e Varese, con una presenza in nazionale nel 1976 a Lisbona, in amichevole con il Portogallo. Da allenatore, invece, ha operato per anni nel settore giovanile del Riccione, poi allenatore del Suzzara in serie D (il suo “secondo” era Uber Manfredini, che non ha lasciato buoni ricordi a Trento), prima della promozione a vice di Agostinelli, in serie B a Salerno, Trieste e Portogruaro.

È Luigi Danova, 60enne tecnico di Riccione che da ieri, con la prima seduta in campo, è il nuovo allenatore della Juniores del Trento ed agirà anche in supporto al mister della prima squadra Martini, chiamato a risollevare le sorti di una formazione drammaticamente affossata nei bassi fondi del girone B di serie D.

Danova, com'è arrivato a Trento?

«La proposta è arrivata da Belfanti e da Claudio Dondi (segretario della società gialloblù), che conosco dai tempi in cui giocavo a Mantova, dove ho abitato per 4 anni – spiega Danova, che a giorni si trasferirà assieme ai giocatori nella villa messa a disposizione dalla società a Lavis – Negli ultimi anni ho fatto da “secondo” ad Agostinelli e, siccome quest'anno lui è fermo, ho accettato di buon grado l'invito. Mi è sempre piaciuto allenare i ragazzi e per anni ho fatto il responsabile del settore giovanile a Riccione, la mia città».

Conosce il mister della prima squadra Martini?

«Lo conosco e lo reputo una persona eccezionale, mi stimola molto la collaborazione con lui: penso che assieme potremo lavorare molto bene. Cercherò di mettere la mia esperienza a servizio del Trento: l'importante è che ci sia voglia di lavorare e, soprattutto, con la necessaria qualità. La scelta fatta dalla società va in questa direzione».

Ha seguito, ultimamente, le vicende calcistiche e societarie del Trento? Non è una missione facile quella della coppia Martini-Danova.

«Sono fiducioso e convinto che la situazione non possa che migliorare. È importante che anche i giocatori vedano professionalità e sono convinto che piano piano il Trento si risolleverà. Per quanto riguarda la prima squadra, l'ho seguita due volte: in casa con la Castellana (unica vittoria stagionale) e in trasferta a Seregno (pareggio)».

Dati alla mano, il Trento ha conquistato gli attuali 4 punti in tribuna con Danova in tribuna...

Quali sono le sue impressioni al termine della prima giornata d'allenamento? Che atmosfera ha trovato?

«Non nego che ho visto molti volti tristi, un ambiente poco tranquillo, che ha bisogno di nuove motivazioni. Il compito mio e di Martini sarà anche questo, soprattutto nella fase iniziale. Ovviamente, per risollevare il morale c'è bisogno anche di risultati e lavoreremo per questo».

Il suo lavoro si concentrerà sulla squadra juniores e domenica, con il Trento, sarà subito chiamato ad una partita difficile, il derby col Mezzocorona.

«Ho potuto fare un solo allenamento e quindi, almeno per ora, vedrò di non stravolgere nulla. Quello che voglio vedere fin da sabato è la determinazione, necessaria per pensare di andare a Mezzocorona a fare la propria partita. So di avere un ruolo importante, perché la Juniores è fondamentale per la prima squadra, cercheremo di lavorare in sinergia».

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