Basket Serie A

Trainotti: «Abbiamo dato un segnale, l’Aquila non molla»

Squadra sistemata dopo gli infortuni di Baldi Rossi e Marble, la Dolomiti Energia adesso può puntare alle semifinali


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Il presente, vale a dire la “terza Aquila Basket” di questa stagione, riadattata con l’ingaggio di Shavon Shields e un maggiore contributo della panchina dopo gli infortuni di Baldi Rossi e Marble, e la prospettiva, nemmeno così remota, di approdare per la prima volta al secondo turno dei playoff. E il futuro, che vuol dire rinnovo del contratto di coach Maurizio Buscaglia e magari anche di quelli di Dominique Sutton e Aaron Craft, i due giocatori forse più importanti tra quelli approdati in questa stagione alla Dolomiti Energia. Con, ovviamente, un riferimento alla questione PalaTrento e cioè alla necessità di portarne la capienza a 5.000 spettatori. Questi gli argomenti del nostro ormai consueto “giro d’orizzonte” con il general manager dell’Aquila Basket Salvatore Trainotti.

Trainotti, innanzitutto come avete costruito questa terza Aquila? Come avete pescato Shields?

È stato bravo il nostro scout Jared Ralsky, perché il giorno dopo gli infortuni di Baldi Rossi e Marble io avevo il nome di Shields e quello di un altro giocatore. Shavon a Francoforte giocava, ma Trento ha un suo appeal e il campionato italiano per lui è un passo avanti. Avevamo un piccolo budget per momenti difficili, Francoforte ha voluto il giusto. E poi è stato bravo Buscaglia a rimettere assieme la squadra.

La semifinale, a questo punto, torna ad essere un obiettivo realistico?

Abbiamo fatto questo intervento per rinforzarci, ma anche per dare al tecnico e ai giocatori il segnale che qui nessuno vuole mollare, perché crediamo che questa squadra possa ancora dire la sua in questo campionato. Abbiamo davanti a noi squadre con roster importanti, ma ai playoff conta molto come ci si arriva.

Guardiamo avanti: pensate di poter confermare Sutton per la prossima stagione?

Dominique è il giocatore che ha cambiato la nostra stagione, è un giocatore da Trento. Ma parliamo del possibile mvp del campionato: dipenderà dal mercato e dal nostro budget. Il nostro desiderio, ovviamente, è tenerlo.

Stesso discorso per Craft?

Uguale, sì. È un giocatore fortemente voluto da Buscaglia e Ralsky. È un duro, è un leader, lavora forte durante la settimana, è perfetto per giocare con Forray. Anche per lui dipende dal mercato, ma ci stiamo già lavorando.

E Buscaglia?

C’è sintonia al 100% tra di noi, ci stiamo lavorando, siamo professionisti. Ma non abbiamo in mente un altro allenatore.

A quale coppa europea contate o sperate di partecipare?

Tolta Milano in Eurolega, dovrebbero esserci cinque posti tra Champions League ed Eurocup, le squadre sceglieranno in base al piazzamento ai playoff e alla classifica di regular season. Abbiamo la nostra preferenza, ma una vale l’altra. Oggi è un grande risultato tornare in Europa e poter pensare di passare il primo turno dei playoff.

PalaTrento da 5.000 posti per i playoff 2017/2018: ce la facciamo?

Per la stagione 2019/2020 avremo 5.000 posti e soprattutto un palazzetto più accogliente (area merchandising e bar in una zona d’ingresso al coperto, area hospitality su via Fersina, spogliatoi e sala stampa rinnovati, ndr). Il progetto c’è, credo che Federazione e Lega Basket Serie A ci verranno incontro.

Twitter: @mauridigiangiac

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