BASKET SERIE A

Tracollo anche ad Avellino: l’Aquila non riesce più a spiccare il volo

La Dolomiti Energia travolta dalla formazione campana per 110-72. La squadra sempre a quota zero in classifica e adesso è vera crisi


di Federico Fuiano


AVELLINO. Sa solo perdere la Dolomiti Energia Trentino, che esce con le ossa rotte dalla trasferta di Avellino, venendo annichilita dai padroni di casa della Sidigas nell’anticipo della quinta giornata di campionato e rimanendo all’ultimo posto in classifica a quota zero punti (110-72).

Al PaladelMauro è andata in scena l’ennesima serata da dimenticare per Forray e soci, che hanno dovuto cedere di fronte allo strapotere della squadra irpina. Avellino ha infatti suonato la nona, sbarazzandosi senza alcuna difficoltà di un’Aquila che si presentava al completo per la seconda volta in stagione (e per la prima volta in campionato), allungando a quota nove il numero di partite perse consecutivamente dalla formazione trentina e peggiorando ulteriormente la già pessima situazione in cui si trova la squadra aquilotta.

Caleb Green (30 punti) e il playmaker Norris Cole (22 punti) hanno trascinato alla vittoria i padroni di casa, mentre il top scorer di Trento è stato Radicevic (13 punti). Ora il compito della squadra trentina è quello di dimenticare al più presto possibile questa ennesima debacle stagionale, visto che l’Aquila si rituffa nell’esperienza europea: Trento prosegue infatti nel suo tour lontano dalla BLM Group Arena e martedì sera sarà di scena a Belgrado per giocare la sesta giornata di Eurocup, sfidando l’unica squadra contro cui ha saputo vincere nel corso di questa stagione, ovvero il Partizan del neo coach Andrea Trinchieri (all’andata sulla panchina serba sedeva invece Nenad Canak).

Buscaglia parte con Marble, Gomes, Pascolo e Hogue, schierando Radicevic in regia, che sblocca la gara realizzando dall’arco. L’inizio dell’Aquila, però, è tutt’altro che buono, visto che Caleb Green ispira un parziale di 7-0 con cui i padroni di casa mettono subito le cose in chiaro. Gomes prova a scuotere Trento, ma la Sidigas ha troppa più energia della Dolomiti e la tripla di Cole vale il 12-5 su cui Buscaglia chiama il primo timeout. Al rientro sul parquet, nonostante le ampie rotazioni dell’allenatore barese, Avellino difende alla grande, bombarda in attacco grazie a uno straordinario Green (17 punti nel solo primo parziale) e allunga sul 24-7. Prima del mini intervallo Gomes prova a limare lo svantaggio ospite realizzando a ripetizione e gli irpini dopo 10’ conducono sul 32-18.

Forray prova a rispondere infilando dall’arco, mentre per i padroni di casa arriva la tegola dell’infortunio di Costello, che però non impedisce alla squadra di coach Vucinic di allungare ulteriormente. Cole dispone a piacimento della difesa bianconera, o presunta tale e mette a segno il gioco da tre punti che vale il 40-21. Marble si rende protagonista con qualche buono spunto prima dell’intervallo, ma alla pausa lunga i padroni di casa sono avanti per 58-44.

Al ritorno dall’intervallo Avellino ricomincia a macinare gioco e tocca le venti lunghezze di vantaggio (64-44), spazzando via l’Aquila dal campo. Il secondo tempo si trasforma quindi in un gigantesco garbage time, in cui i bianconeri assistono passivamente ad un’autentica lezione di basket dei padroni di casa. Cole è scatenato in regia, Green e N’diaye dominano sotto le plance: la formazione irpina raggiunge anche le 40 (107-67) lunghezze di vantaggio, annichilendo la Dolomiti Energia. Finisce 110-72 e per Trento è notte fonda.













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