Terremoto Fidal Trentino Dimissioni per tanti tecnici 

Atletica leggera. In disaccordo con il presidente su fondi e comunicazione, gettano la spugna il fiduciario Pegoretti e diversi suoi colleghi. Viesi replica: «Raggiunti risultati senza precedenti»


Paolo Trentini


Trento. Terremoto in federazione. Ieri pomeriggio il fiduciario tecnico Massimo Pegoretti e la grandissima parte dei referenti di settore (Matteo Pancheri per la velocità, Elio Bert per gli ostacoli, Ugo Lucin per il mezzofondo, Mauro Pancheri per i salti, Matteo Piazza, Sergio Bonvecchio per i lanci, Nicola Piechele, e Fabrizio Pedri per il settore giovanile) hanno dato in blocco le dimissioni. Uno strappo figlio di una visione opposta sulla gestione dei fondi e della comunicazione rispetto al presidente Fulvio Viesi, fin dal giorno in cui si è insediato. I rapporti con i tecnici si sono via via logorati fino allo strappo di ieri. Una situazione pesante, con sullo sfondo il rinnovo delle cariche il prossimo anno al termine del quadriennio olimpico.

Le accuse di Pegoretti

«La decisione di lasciare è stata mia - spiega Pegoretti - poi mi hanno seguito i tecnici del comitato. Il nostro obiettivo è dare un segnale anche alle società trentine perché con questo Comitato, nonostante i buoni risultati, facciamo brutta figura all’esterno. Abbiamo provato a resistere, abbiamo provato ad attendere il 2020 e poi vedere cosa sarebbe successo, ma il panorama non è entusiasmante e allora abbiamo preso questa decisione. Cosa non funziona? Soprattutto il modo di comunicare, il modo di vedere un’atletica che per noi tecnici è sbagliato, un bilancio sottosopra nel giro di 3 anni e fondi che si potevano spendere meglio. Dispiace perché ci rimetteranno i ragazzi che saranno i più penalizzati, sono 10 anni che lotto per questo movimento ma ora è giunto il momento di dire basta. Chiederò a chi se ne è andato via di fare due chiacchiere per capire se c’è la voglia di fare qualcosa per il futuro».

La difesa del presidente Viesi

Il presidente Fulvio Viesi difende il suo operato: «Non è una sorpresa – spiega – le avvisaglie c’erano già dall’inizio anno quando lo stesso Pegoretti ha nominato Matteo Pancheri come suo aiutante. In questi mesi si è sentita la sua mancanza, Pegoretti era poco presente e lo capisco, ha raggiunto livelli elevati seguendo atleti che vanno alle Olimpiadi ma non per questo si può venir meno agli impegni presi. Purtroppo dobbiamo fare i conti con un sostanzioso taglio di fondi da parte della Fidal nazionale. Nonostante questo abbiamo chiuso il bilancio in pareggio, abbiamo perso 9 tecnici, ma ci tengo a dire che il nostro movimento in questi 3 anni ha ottenuto risultati mai raggiunti e lo testimoniano la corsa in montagna e il fermento strepitoso in pista col lavoro di tutti, non solo dei tecnici. Penso che si sia chiuso un ciclo e ringrazio tutti i tecnici, ho chiesto a Matteo Pancheri di rimanere e stiamo ragionando sulla squadra per fare quel cambio di passo che ci chiedono le società. Coinvolgerò diverse società nello staff, che sarà formato da gente giovane e motivata».

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