Storico bronzo mondiale Juniores per Betti 

Pattinaggio velocità, il 17enne di Pergine è sul podio nella rassegna allround di Salt Lake City



SALT LAKE CITY (USA). Uno storico bronzo mondiale a livello Juniores nelle quattro distanze allround per guardare con entusiasmo e fiducia alle Olimpiadi di Pechino 2022. Il nome nuovo del pattinaggio velocità italiano è Francesco Betti che a Salt Lake City ha concluso al terzo posto la rassegna iridata giovanile. Il 17enne di Pergine Valsugana tesserato per il Circolo Pattinatori Pinè, cresciuto sotto gli ordini del valido tecnico pinetano Giorgio Baroni e negli Stati Uniti seguito da Enrico Fabris, ha costruito il suo bronzo con una maiuscola prestazione sui 5000 metri conclusa al terzo posto in 6.27,69, crono che vale anche il nuovo record italiano Iuniores. Francesco aveva aperto la rassegna iridata andata di scena allo Utah Olympic Oval con un ottimo 36,10 sui 500 metri (settimo posto), proseguito con l’1.47,23 sui 1500 (settimo) e con l’1.09,93 sui 1000 (sesto). Al termine della gara Betti ha totalizzato 145,577 punti.

È la seconda volta che un italiano sale sul podio ai Mondiali juniores nell’allround. Il precedente risale a Collalbo nel 2013 con il bronzo di Andrea Giovannini. Oro al norvegese Allan Dahl Johansson dominatore con 143,060 punti dopo aver pattinato i 500 in 35,82, vinto i 1500 (1.43,62) e 1000 (1.08,02) e classificandosi secondo sui 5000 (6.26,90). Argento al canadese Tyson Langelaar con 145,061 punti che sono frutto di 35,76 sui 500, 1.45,82 sui 1500, 1.09,11 sui 1000 e 6.34,73 sui 5000.

Mondiali allround assoluti di Amsterdam in chiaro-scuro per l’Italia. Col bronzo olimpico dei 5000 metri Nicola Tumolero infortunato, l’unica a mettersi in luce è stata Francesca Lollobrigida, quinta al termine delle quattro distanze a 18 centesimi dal bronzo. Per la pattinatrice romana, rimasta a secco di medaglie nella mass start dei Giochi, una bella prestazione complessiva che l’aveva vista salire sul podio virtuale dei 1500 metri, terza con 2.00,48. Sui 500 l’atleta allenata dal padre Maurizio aveva pattinato in 40,78, sui 3000 in 4.24,04 e sui 5000 in 7.32,35. Primo titolo mondiale nell’allround per il Giappone grazie a Miho Takagi.

Nel maschile clamorosa sconfitta per l’oranje Sven Kramer che non è riuscito a centrare il decimo titolo mondiale chiudendo solo quarto. Oro al connazionale Patrick Roest (36.97; 6.37,07; 1.49,87; 13.44,94, 154.547 punti) davanti al norvegese Sverre Lunde Pedersen (154.941). Piccola delusione per gli azzurri con il migliore Andrea Giovannini, 11esimo (38,06; 6.45,16; 1.53,63) e solo 23esimo Davide Ghiotto (40.46; 6.53,61; 1.57,68).(m.m)

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