Sognando le Olimpiadi «Ho già dimostrato  che nulla è impossibile»

Trento. Un 2019 faticosissimo ma pieno di soddisfazioni in vista di un 2020 che sarà caratterizzato da una parola sola: Olimpiadi. Yemaneberhan Crippa è stato il protagonista indiscusso dell'atletica...



Trento. Un 2019 faticosissimo ma pieno di soddisfazioni in vista di un 2020 che sarà caratterizzato da una parola sola: Olimpiadi. Yemaneberhan Crippa è stato il protagonista indiscusso dell'atletica trentina e per molti aspetti anche di quella nazionale. I diversi successi e piazzamenti in campo europeo e l'ottavo posto ai mondiali con tanto di nuovo record italiano nei 10mila che durava da 30 anni lo proiettano tra i migliori atleti del panorama mondiale del mezzofondo e sarà uno degli atleti da seguire ai Giochi Olimpici giapponesi.

Come lui stesso ha affermato al termine dei mondiali “la strada è ancora lunga perché le medaglie sono distanti 100 metri” ma in lui c'è anche la consapevolezza di poter migliorare ancora perché Yeman lavora per continuare a stupire assicurando che “nulla è impossibile e che il meglio deve ancora arrivare”.

Riavvolgendo il nastro il 2019 di Yeman non è stato costellato di gare: l'avvicinamento ai mondiali di fine settembre era l'appuntamento più importante e un mondiale val bene il sacrificio di qualche gara come per esempio i campionati italiani assoluti e altri meeting internazionali, pur di arrivarci al top della forma. Bisogna centellinare le energie e arrivare per step all'appuntamento iridato, motivo per il quale il poliziotto svolgerà diversi raduni e stage tra cui quello consueto negli States. La stagione inizia comunque bene per lui. Al cross del Campaccio, nei primi di gennaio, rimane con il gruppo di testa fino all'imbocco dell'ultimo giro, prima di soffrire il cambio di ritmo del terzetto favorito e concludere in quarta posizione. La gara successiva è a fine mese, ancora un altro cross ancora nel milanese, questa volte è il 5 Mulini. In quest'occasione Yeman, giusto di ritorno dopo il primo periodo di ritiro dell'anno in Portogallo, sembra patire un po’ la giornata fredda e la neve, ma stringe i denti e conquista un buon sesto posto davanti al maratoneta Meucci. Il 10 marzo torna alla vittoria. A Venaria Reale, sede dei campionati italiani di corsa campestre Crippa torna a vestire la maglia tricolore di cross dopo il successo a Gubbio nel 2016.

Con il primo successo dell'anno si chiude la parentesi del cross e anche quella su strada e su ogni altro terreno. Da quel momento in poi inizia l'avvicinamento ai campionati mondiali. Ad aprile Yeman vola negli States per trascorrere un periodo di allenamenti in quota, come da consuetudine in questi ultimi anni, visti gli ottimi risultati cui porta la preparazione statunitense. E anche nel 2019 Flagstaff si rivela scelta vincente. Tornato l'11 maggio, 15 giorni dopo si presenta per la prima volta a margine dei societari giovanili. La pista di Trento gli dà il benvenuto con una giornata fredda e la pioggia battente e nei 1500 firma un 3'40”03 che considerate le condizioni ambientali non è da buttare. Il focus è l'esordio in pista, quello vero, sui 5000 del Golden Gala, la Diamond League, il salotto buono dell'atletica mondiale. Il 6 giugno nella serata sua e di Tamberi, compie il primo capolavoro stagionale. Dopo 12 giri e 200 metri, il suo tempo è di 13'09”52, 11 secondi sotto il minimo richiesto dalla federazione internazionale e, ovviamente, nuovo primato personale.

Il nuovo riferimento cronometrico gli apre numerose porte: il suo è il terzo tempo italiano di sempre a soli 4 secondi dal primatista italiano Antibo, un nome che ricorrerà spesso nei mesi seguenti, e gli permette non solo di accedere ai campionati mondiali di Doha, ma anche di assicurarsi un posto alle Olimpiadi di Tokyo: «Ho dimostrato che nulle è impossibile» afferma Yeman nella zona mista.

Superato il primo scoglio, ora resta da ottenere il pass mondiale e olimpico anche nei 10mila, come fatto nel 2018 agli europei di Berlino. Sullo slancio, intanto, il 16 giugno segna il nuovo personale nei 1500 (3'37”81) a Rabat nella tappa successiva di Diamond League e quindi mette nel mirino la Coppa Europa dei 10mila per nazioni a Londra, domenica 7 luglio. La capitale inglese lo accoglie con la consueta pioggia ma soprattutto con un cast di partecipanti che lo costringe a fare tutto da solo e il cronometro ne risente: «Quando ho visto il tempo di 14”02 ai 5000 – ha spiegato Crippa - ho pensato che era finita. Ho provato a stuzzicare un po' gli avversari ma non c'è stato nulla da fare». Per il successo finale non c'è problema, per il tempo minimo con il senno del poi nemmeno. Il suo 27'49”79 è di poco superiore allo standard richiesto ma il regolamento del target number gli riserva un posto per i mondiali di Doha anche nei 10mila. L'ultimo appuntamento in pista prima dell'avventura iridata è nella notte di San Lorenzo, nella sede della Coppa Europa a squadre di Bydgoszcz. Ancora i 5000, questa volta non ci sono tempi da ricercare, basta “solo” pensare a vincere. Per un animale da corsa come Yeman non è un problema e il 13'43”30 gli basta e avanza per chiudere in prima posizione e confermare il buon feeling con una pista che nel 2017 gli ha regalato il titolo europeo under 23 della distanza.

L'entusiasmo si affievolisce proprio all'inizio dei mondiali. Nella batteria dei suoi 5000, dove la finale pareva essere alla sua portata, Crippa non riesce a incidere. Rimane nella pancia del gruppo e nelle tornate finali non cambia ritmo e conclude undicesimo e il 13'29”08 non basta nemmeno per il ripescaggio. Una brutta serata, forse dovuta all'ambientamento o all'emozione della prima gara iridata della sua carriera. Ma anche dalle sconfitte si impara a vincere e il 23enne azzurro si prende la sua rivincita una settimana più tardi, il 6 ottobre nei 10mila. Crippa corre costantemente con i migliori nella prima parte di gara, poi è bravo a resistere e a non affondare quando imperversa la lotta per le medaglie. Rimane nono ma prosegue del suo passo senza lasciarsi tentare dal gruppo che si allontana e sul traguardo raggiunge e supera Gebrihiwet. L'ottava posizione è corredata anche dal 27'10”76, nuovo record italiano della distanza: quasi 6 secondi in meno del 27'16”50 che Salvatore Antibo aveva segnato nel 1989 e una nuova promessa: «La strada è ancora lunga, perché sono ottavo al mondo ma a cento metri dai primi, e bisogna lavorare tanto per arrivare nei primi posti. Voglio portare l’Europa e l’Italia il più vicino possibile ai migliori al mondo».

Il resto è storia recente. Terminati i mondiali Yeman si concede qualche giorno di meritatissimo riposo e poi riprende ad allenarsi ma non disputa più una competizione fino ai campionati europei di cross dello scorso 8 dicembre. Nel difficile circuito di Lisbona, Yeman illude e si illude di tornare sul gradino più alto del podio nella specialità, ma la stanchezza dovuta all'odissea per raggiungere la capitale portoghese dal Kenia dove aveva appena concluso il suo ritiro si fa sentire improvvisamente nel corso della gara e deve dare spazio allo svedese Robel Fsih e al turco Aras Kaya che hanno più energie di lui e si contendono la vittoria. Crippa stringe i denti nel finale e conquista un terzo posto. Un ottimo terzo posto, viste le condizioni.

La BoClassic di domani sera chiuderà un 2019 faticosissimo ma pieno di soddisfazioni in vista di un 2020 che sarà caratterizzato da una parola sola: Olimpiadi.













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