le interviste/2 

Slind: «È una soddisfazione unica» 

La vincitrice si gode il successo. Gjerdalen: «E ora la Marcialonga...»



CAVALESE. Il sole si riflette, e abbaglia, sugli occhiali da aviatore del vincitore, Tord Asle Gjerdalen: «Gli occhiali non li tolgo mai! Felice per la vittoria e ora si punta all’obiettivo dell’anno: la Marcialonga». Secondo ma felice il francese Bastien Poirrier: «La nostra squadra ha fatto esperienza, la salita mi ha tolto il fiato». Terzo Joar Thele: «Gjerdalen ne aveva più di tutti». Astrid Slind “emula” le gesta del norvegese e si mette dietro la stella Kowalczyk: «Vincere qui è una soddisfazione unica». Sul podio dell’Alpe Cermis non manca mai la polacca, giunta seconda visibilmente contrariata: «Gareggio sempre al massimo, fosse per me farei una gara di tutta salita». Kari Gjeitnes sale sul gradino più basso del podio: «Chiudere dietro a due grandi atlete non è poi così male». Un altro atleta che non sembra risentire del passare del tempo è Evgenj Dementiev, primo nell’ultima sfida di Coppa del Mondo: «Affrontare il Cermis non è mai facile». Robin Norum, secondo, elogia invece il gioco di squadra: «Prima parte tutti assieme, siamo riusciti a domare Pepene ma non Dementiev». La slovacca Alena Prochazkova si accoda al russo e trionfa in Coppa del Mondo: «Non mi sentivo tanto bene quindi sono felice del risultato». Bravi anche i giovani, Moa Hansson: «Ho preservato le energie per il gran finale ed è andata bene», e Johan Ekberg: «Mi sono davvero divertito». Simone Varesco, infine, è il vincitore della 50 km long distance dedicata agli amatori: «Una faticaccia, ma che bello arrivare primi sul Cermis!».

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