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Sinner si arrende all’amico Hurkacz ma l’appuntamento con la storia è solo rimandato

Il tennista altoatesino vede sfumare  la vittoria nel suo primo Master 1000, pagando forse lo scotto dell'emozione, in un match equilibrato solo a tratti. Ma il bolzanino ha dalla sua proprio il tempo e l’appuntamento con la vittoria è solo rinviato



BOLZANO. Nulla da fare, per Jannik Sinner. L’altoatesino deve rimandare l’appuntamento con la sua prima vittoria in un Master 1000, il torneo di Miami che equivale a una sorta di “quinto Slam” dopo Australia, Roland Garros, Wimbledon e Us Open.

Il 19enne tennista azzurro ha dovuto cedere il passo, e il trofeo, all’amico, il 24enne polacco Hubert Hurkacz, in una finale che è stata equilibrata solamente a tratti; nel primo set, concluso 7-6 al tie break dal polacco, e nella parte finale del secondo set, quando l'altoatesino è riuscito a riportarsi in partita dopo essere stato sotto di tre giochi a zero fino a rimettere in carreggiata una partita che sembrava già conclusa. Ma Hurkacz ha tenuto duro e sul 5-4, servendo per il match, non si è lasciato sfuggire la vittoria.

Sinner “l’extraterrestre”, in realtà, si è mostrato umano e soprattutto ha mostrato tutta la sua giovane età pagando, forse, lo scotto dell'emozione per essersi trovato a un passo dalla storia, con la possibilità di diventare il più giovane vincitore del torneo di Miami. Ma Sinner ha dimostrato anche che ha dalla sua proprio il tempo, che lo ha già portato a bruciare molte tappe. L'appuntamento con la vittoria, quella con la v maiuscola, è solo rimandato.  













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