“RELAX” PRIMA DI DUE GIORNI A “BLOCCO”

È stata una tappa un po’ interlocutoria, anche se per gli uomini di classifica il finale è stato sicuramente interessante. Noi, a livello di squadra, volevamo fare la corsa per Davide Formolo....



È stata una tappa un po’ interlocutoria, anche se per gli uomini di classifica il finale è stato sicuramente interessante. Noi, a livello di squadra, volevamo fare la corsa per Davide Formolo. Qualora si fosse imboccata la salita verso il traguardo di Prato Nevoso tutti assieme, avremmo lavorato tutti per lui. Dopo la dispendiosa frazione di mercoledì, e in vista delle prossime, non potevamo però nemmeno metterci a rincorrere tutti fin dall’inizio della tappa. Abbiamo deciso di andare a chiudere solamente sulle fughe composte da dieci o più corridori. Alla fine il nostro compagno di squadra Pfingsten è riuscito a inserirsi nella fuga e dietro nessuno ha voluto prendere la situazione in mano. Evidentemente, a metà della terza settimana del Giro, anche gli altri cominciano ad accusare la stanchezza. Per fortuna, mi verrebbe da dire, perché di giornate facili proprio non ce ne sono state. Finalmente in gruppo siamo riusciti a respirare un po’, prima della solita bagarre nel tratto conclusivo del percorso. La classica corsa nella corsa per la classifica generale.

Alla vigilia si pensava che qualcuno, come Tom Dumoulin ad esempio, volesse provare a vincere la tappa. Invece non è andata così, vuoi perché nella Riva del Garda-Iseo non c’è stato un attimo di respiro, vuoi perché ora ci attendono due giornate a dir poco impegnative. Anche Dumoulin, al pari degli altri big di questa edizione del Giro, ha preferito non rischiare di sprecare troppe energie, visto che ormai non ce ne rimangono più molte. E adesso ci saranno due tappe da affrontare “a blocco”, dove si decideranno le sorti di questa edizione della corsa rosa, tra chi lotterà per la vittoria, chi per il podio e chi per un posto nella top 10.

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