Quinziato: «La corsa si decide in Trentino» 

«Yates imbattibile in salita, ma Dumoulin è un cronoman»


di Luca Franchini


«Il 101esimo Giro d’Italia si deciderà con la cronometro Trento-Rovereto». Parola di Manuel Quinziato, uno che di corse contro il tempo se ne intende. Il bolzanino, campione italiano della specialità nel 2016 e due volte iridato nella cronosquadre, ha lasciato il ciclismo agonistico al termine della passata stagione e, per la prima volta dopo tanti anni, sta guardando la corsa rosa da spettatore. Il bolzanino, professionista dal 2002 al 2017, ha analizzato per noi la tappa trentina della corsa rosa, 34,2 chilometri da piazza Duomo a Trento a corso Bettini a Rovereto, in programma domani.

La classifica parla in favore di Yates, ma forse mai come quest’anno, la lotta per il successo finale si annuncia tanto incerta e appassionante. «Yates ha dimostrato di avere una marcia in più in salita, mentre Dumoulin può beneficiare delle proprie doti da cronoman, ma sarebbe sbagliato e azzardato ridurre la lotta per il successo soltanto a loro due – commenta Quinziato – Penso ad esempio a Pinot, che più di una volta ha dimostrato di essere competitivo nelle gare contro il tempo, non a caso è campione nazionale della specialità. Certo, è difficile sbilanciarsi in favore del francese: Pinot è un’incognita, va un po’ a giornate, ma è un Giro d’Italia ancora aperto, appassionante fino alla fine. Ci sono ancora alcune tappe toste e basta un giorno di crisi per compromettere tutto. Ovviamente si può parlare di favoriti, ma non di un Giro già deciso. La terza settimana sarà tutta da vivere».

A partire dalla crono Trento-Rovereto, roba per specialisti. «Sarà una prova in cui ci vorranno gambe e, arrivati a questo punto della corsa, non è cosa da poco – aggiunge Quinziato – Siamo alla terza settimana del Giro e tutti i corridori hanno speso tanto. A differenza di altre edizioni, anche nelle tappe intermedie c’è sempre stata battaglia, ritmi alti. La Trento-Rovereto sarà determinante ai fini della classifica finale».

Il suo favorito per la tappa trentina? «Il grande favorito è ovviamente Dumoulin e a Rovereto dovrà trovare la giornata perfetta se vorrà provare a confermare il successo dello scorso anno – replica il bolzanino – Yates è più forte in salita e lo ha dimostrato a più riprese. Secondo una mia stima, nella cronometro Dumoulin potrà guadagnare circa 1’40” al diretto concorrente alla vittoria. Bisognerà capire se quel margine sarà sufficiente per rimetterlo in corsa. Comunque vada, si prospetta una bella battaglia».

Il tracciato sembra essere ideale per l’olandese. «Il percorso è da specialisti. La prima parte è pianeggiante, mentre il finale sarà più mosso. Piacerà sicuramente a Dumoulin. L’impressione che ho avuto con il passare dei giorni è che la sua condizione fosse in crescita. Rispetto ai primi arrivi in salita, quello dell’Etna ad esempio, mi è sembrato più competitivo nelle tappe più recenti».

La corsa rosa 2018 non ha sicuramente mancato di regalare spettacolo, nonostante alcuni degli attesi protagonisti non abbiano rispettato le attese.

«A mio giudizio è stato un Giro entusiasmante e lo sarà fino all’ultimo – conclude Quinziato – Finora sono poche le cose che non mi sono piaciute, ho apprezzato anche la partenza da Gerusalemme, nonostante qualcuno abbia storto il naso. Froome? C’erano tante aspettative su di lui. Ora è piuttosto distante in classifica: proprio per questo, potrebbe provarci da lontano, regalando ulteriore spettacolo alla corsa. È un Giro d’Italia tutto da vivere e da vedere».

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