Ciclismo

Per il weekend Charly Gaul torna la sfida Moser-Saronni

Sabato alla Moserissima anche lo storico rivale di Francesco: «Sapevo mandarlo in bestia»



TRENTO. Venerdì si comincia alle ore 17 con la cronometro in Valle dei Laghi, con il record assoluto di circa 250 atleti partecipanti all’evento Uci Gran Fondo World Series. Sabato alle ore 8.30 a Trento ci sarà un altro prestigioso start per Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale, quello de “La Moserissima”. La terza edizione avrà una novità nelle novità, con niente meno che Beppe Saronni, eterno rivale di Francesco Moser, al via della ciclostorica. Nell’ambito degli eventi de “La Leggendaria Charly Gaul” i due amici-nemici pedaleranno fianco a fianco, in una ciclostorica tappa del Giro d’Italia d’Epoca sempre ricca di fascino ed entusiasmo da parte di tutti i cicloamatori vintage e di tanti campioni, i quali si cimenteranno lungo i percorsi di 94 km e 943 metri di dislivello e di 57 km e 590 metri di dislivello, con partenza in Piazza Duomo a Trento, e le Cantine Moser, Cavit e il bicigrill di Faedo adibiti a meritate pause pronte a dissetare e a rifocillare gli affaticati pedalatori vintage.

E pensare che, incredibile ma vero, alla terza edizione dell’evento firmato da Francesco Moser e dall’organizzazione trentina ci sarà proprio quel Beppe Saronni che, fino a qualche decennio fa, sarebbe stato impensabile vedere fianco a fianco con Moser in un qualsiasi evento, vista l’accesa rivalità fra i due. Il dualismo fra Moser e Saronni fu un “toccasana” per il ciclismo degli anni ’70-’80, una rivalità che non si vedeva dai tempi di Coppi e Bartali. Entrambi dotati di classe sopraffina, i due erano capaci di vincere su ogni manto di gara, dalle tappe alle gare in linea, ed in qualsiasi momento della stagione. La sfida è rimasta viva per un decennio circa, regalando agli appassionati e ai giornalisti “materiale su cui scrivere”. La battaglia sportiva si protrae anche fra i tifosi, Moser è un fenomenale passista e cronoman nato per correre ed aiutato da una famiglia di ciclisti, con Enzo, Aldo e Diego Moser, tre dei suoi numerosi fratelli, tutti professionisti. In gruppo lo chiamano “Sceriffo” perché detta legge e governa le corse con maestria, divenuto celebre anche per aver strappato il record dell’ora che da dodici anni apparteneva al “cannibale” Eddy Merckx. Giuseppe Saronni nasce invece a Novara il 22 settembre 1957, ma anche lui come Moser viene da una famiglia di ciclisti. All’esordio in una classica del Nord, la Freccia Vallone, arriva secondo alle spalle di Francesco Moser, dando inizio ad una rivalità che si protrarrà nel tempo. In totale per Saronni saranno 194 vittorie, 273 addirittura per Moser, tutt’oggi record italiano. I due si “arresero” solamente al talento innato del bretone Bernard Hinault, ma la rivalità fra Saronni e Moser rimarrà negli annali: «È vero: avevo la capacità di mandare in bestia Francesco. Non so dire perché, so soltanto che mi riusciva bene... Fatte le debite proporzioni, per l’interesse che suscitava la nostra rivalità è stata l’ultima ad avvicinarsi a quella tra Coppi e Bartali».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano