Per Crippa un altro record: cancella Di Napoli sui 3.000 

Atletica. Il poliziotto trentino è quarto in 7'38"27 dopo aver corso l’ultimo chilometro tutto  da solo. «Contento di chiudere la stagione così. Anzi, a Doha proverò a migliorarmi sui 1.500»


PAOLO TRENTINI


Roma. La musica del Golden Gala è per Yeman Crippa. Non c’erano gli spettatori, ieri, e allora per caricare gli atleti ci ha pensato la playlist degli altoparlanti dell’Olimpico con un mix tra rock e pop particolarmente apprezzata dai saltatori in alto. E ha fatto bene, visto il record mondiale di Armand Duplantis nell’asta con 6.15 e la miglior prestazione mondiale nei 100 di Elaine Thompson.

Gara all’inseguimento

Molto bene è andata anche a Yeman Crippa capace di strappare il record italiano dei 3000 a Gennaro Di Napoli che resisteva dal 1996. Il suo 7’38”27 è frutto di una gara tutta all’inseguimento. Dal primo metro, quando ha battezzato la gamba di Jakob Ingebrigtsen, ma soprattutto dai 2000 in poi, quando il fenomeno norvegese se n’è andato per provare a vincere lasciando il poliziotto tutto solo per l’ultimo chilometro di gara. Come nei 5000 di Orstrava, anche ieri Crippa ha tenuto duro negli ultimi metri per poi esultare una volta visto il risultato cronometrico all’arrivo. Anche perché davanti non sono andati certo piano: Kiplimo, primo in 7’26”64, ha fatto segnare la miglior prestazione dell’anno oltre al suo primato personale, Ingebrigtsen ha firmato il record nazionale norvegese in 7’27”05 e l’australiano Stewart McSweyn, terzo, ha siglato il record continentale in 7’28”02. Insomma, nessuno s’è risparmiato né davanti, né dietro Crippa, che si è lasciato andare ai festeggiamenti al termine della corsa.

La gioia di Yeman

Tempo della consueta foto davanti al cronometro e si è concesso ai microfoni. Il record se lo sentiva nelle gambe: «Non l’avevo annunciato alla vigilia – spiega - perché volevo stare tranquillo senza mettermi troppa pressione addosso. Il mio obiettivo era chiaro: fare una bella gara, provare il record italiano e ci sono riuscito. Nell’ultimo giro, però, non ne ero così sicuro. Mi trovavo indietro e ho pensato che non ce l’avrei fatta, invece mi sono smentito e sono contentissimo di chiudere la stagione così. Avevo già insidiato Di Napoli a San Donato Milanese sul miglio senza successo, ma questa sera ero troppo determinato, d’altra parte si dice che i record sono fatti per essere battuti, no?». L’unica nota stonata, ma quella non la poteva controllare, sono le tribune dell’Olimpico vuote: «L'unico neo della serata è stata l’assenza del pubblico – prosegue Crippa – ma pazienza, la sicurezza viene prima di tutto. Correre qua a Roma rimane sempre una forte emozione, come tutti gli anni, si possono incontrare i migliori atleti del mondo e confrontarsi con loro. Non capita tutti i giorni. Sicuramente col tifo sugli spalti avrei tolto ancora qualcosa al mio tempo ma sono sicuro che da casa mi hanno seguito in tanti e hanno urlato per me».

Chiusura con una nuova promessa, prima del meritato riposo: «La settimana prossima – conclude Crippa – sarò ancora impegnato in Diamond League a Doha (nei 1500, ndr). L’obiettivo rimane lo stesso: abbassare ancora il mio record personale, poi per un po’ non voglio pensare più alle gare. I capelli biondi? Se portano bene come pare, l’anno prossimo li tingerò nuovamente».

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