Padova, Luca Ravanelli promosso titolare da Bisoli 

Calcio Serie C. Il 20enne trentino, che ha appena rinnovato il contratto  con il Sassuolo, giganteggia in mezzo alla difesa della squadra capolista 


di Daniele Loss


Pierpaolo Bisoli è un condottiero “tostissimo” che, sportivamente parlando, non ha paura di nulla. Il caratterere è rimasto lo stesso di quanto “ringhiava” in mezzo al campo, aggredendo palloni su palloni. E, allora, l’allenatore del Padova, capolista nel girone B di serie C, non ci ha pensato su due volte: si è infortunato Madonna? Nessun problema: Cappelletti si sposta in fascia e in mezzo alla difesa, a fianco del “senatore” Trevisan, spazio all’esordiente Ravanelli. Che, da sei partite a questa parte, è costantemente tra i migliori in campo tra le fila dei biancorossi, nonostante quella attuale sia la sua prima esperienza nel calcio “maggiore”.

«Prima della sfida contro la Triestina – racconta il 20enne trentino – avevo giocato solamente uno spezzone di partita contro l’Alto Adige. Il mister mi ha chiamato in causa e io mi sono fatto trovare pronto, nonostante sino a quel momento fossi sceso in campo poco. Da allora, per fortuna, non sono più uscito». Triestina, appunto, poi Albinoleffe, Reggiana, Fermana, Gubbio e Renate, quest’ultimo superato per 2 a 1 nel big match disputato tre giorni fa: Ravanelli è diventato uno dei punti fermi di una delle squadre più attrezzate di tutta la categoria. E non vuole fermarsi: qualche mese fa ha rinnovato il contratto con il Sassuolo, legandosi sino al 30 giugno 2020 alla società emiliana, e si sta imponendo come uno dei profili più interessanti della serie C. «Piano, piano – prosegue l’ex capitano della “Primavera” neroverde, con cui la scorsa primavera ha trionfato al Torneo di Viareggio – perché la strada da percorrere è ancora tanta. Quello di diventare un calciatore “vero” è ancora un sogno: io lavoro sodo, cerco d’imparare tutto il possibile dal mister e dai compagni più esperti, come Pinzi e Pulzetti, e voglio giocarmi le mie carte. Sono contentissimo di come stanno andando le cose e mi sto divertendo un sacco».

Il Padova vola (più 7 sulla Sambenedettese), Ravanelli “mura” costantemente i centravanti avversari e “studia” da difensore centrale di alto livello. «Rispetto al campionato “Primavera” – conclude il ragazzo cresciuto nel Calisio e poi passato al Mezzocorona prima di spiccare il volo verso Parma – c’è un vero abisso. Un conto è giocare contro coetanei, un altro marcare calciatori di 30 anni che, magari, hanno segnato valanghe di reti in serie B. E poi gli allenamenti e il ritmo sono tostissimi. Oggi (ieri, ndr) abbiamo svolto il recupero, domani (oggi) seduta mattutina e poi Natale a casa. Ma il 26 saremo già in campo per un doppio allenamento in vista della partita il 29 contro il Fano. Insomma, qui c’è poco da scherzare».

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