Ciclismo

Moser e Trentin in Svizzera per ritornare a vincere

I due trentini dopo circa un mese di assenza dalle grandi corse tornano sui pedali: Moreno guarda ai campionati italiani, Matteo punta al Tour de France


di Luca Franchini


TRENTO. Dopo circa un mese di assenza dalle corse, Moreno Moser e Matteo Trentin tornano in sella. Sfumata la partecipazione al Giro d’Italia, il 24enne cembrano della Cannondale Garmin rientrerà in gruppo al Giro di Svizzera, dove da sabato 13 a domenica 21 giugno correrà spalla a spalla con Trentin, reduce da un ritiro di quindici giorni in altura.

Trentin prenderà parte alla corsa a tappe elvetica per rifinire la preparazione in vista del Tour de France, mentre Moreno andrà in cerca di un acuto che gli manca ormai da tempo, impegnato successivamente al Tour de Pologne, che tre anni fa lo aveva consacrato tra i professionisti regalandogli una splendida vittoria finale davanti all’idolo di casa Michal Kwiatkowski, il campione del mondo in carica. Moreno, che prima di staccare la spina aveva partecipato al Giro del Trentino e alla successiva Bayern Rundfahrt, è reduce da un periodo di allenamento sulle strade di casa e guarda con fiducia ai prossimi impegni, ovvero al GP Gippingen di domani e al Giro di Svizzera.

«Non avendo partecipato al Giro d’Italia, è da un mesetto che non attacco il numero sulla schiena – spiega Moreno - ma sono fiducioso. In questo periodo ho lavorato bene e con continuità. In Svizzera non so ancora quale sarà il mio ruolo, ma sarà comunque un importante banco di prova in vista dei campionati italiani (sabato 27 giugno, da Legnano a Torino, ndr). Non conosco alla perfezione il percorso della rassegna tricolore ma ci arriverò preparato e punto a mettermi in mostra, pur sapendo che tutti saranno in forma. Successivamente prenderò parte al Tour de Pologne, una corsa a cui sono particolarmente legato dopo il successo di tre anni fa. Una grande corsa a tappe? Mi piacerebbe partecipare alla Vuelta».

E’ sicuramente motivato anche Matteo Trentin, che è reduce da due settimane di ritiro in altura al “Centro de Alto Rendimiento” di Sierra Nevada e sogna il tris al Tour de France, lui che nelle ultime due edizioni della corsa francese è riuscito nell’impresa di tornare a casa con una vittoria di tappa in tasca. «Ho svolto un buon lavoro in altura con la squadra e le sensazioni sono buone – racconta il 26enne borghigiano della Etixx Quick Step -. Generalmente riesco sempre a trarre beneficio dai ritiri come questo e al Giro di Svizzera ci sono delle tappe che si addicono alle mie caratteristiche. Prima di pensare al Tour de France, devo dimostrare di aver ritrovato la gamba dei giorni migliori e di meritare la convocazione. Alla Grande Boucle avremo una squadra competitiva, con Cavendish per le volate, quindi Martin e Kwiatkowski. Ci saranno occasioni per tutti, tra pavé, muro di Huy, muro di Bretagne. Lo spettacolo non mancherà sicuramente e la speranza è quella di poter contribuire a darne».

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