Calcio

Mezzocorona, lotta contro il tempo per non scomparire

Per giocare domenica contro la Bassa Anaunia la società deve saldare un debito con la Figc: speranze ridotte


di Daniele Loss


TRENTO. Fine corsa o l’agonia (sportiva) dell’Ac Mezzocorona riprenderà improvvisamente e proseguirà, magari, per un’altra o più settimane? Sabato, o al più tardi domenica pomeriggio, si conoscerà la risposta. Intanto i fatti: a venerdì sera nessuna comunicazione ufficiale è arrivata negli uffici della Figc trentina di via Trener da parte della società rotaliano - lagarina e, dunque, per ora la gara resta in programma domenica in val di Non contro la Bassa Anaunia resta in calendario. Attenzione, però, perché sabato l’Ac Mezzocorona potrebbe comunicare la propria rinuncia a scendere in campo e, come avvenuto sette giorni fa, la Figc produrrebbe un documento in extremis per annullare la partita in oggetto e il sodalizio gialoverde sarebbe definitivamente fuori dai giochi, avendo già “marcato visita” per tre volte.

Tutti, in primis la Federazione Italiana Giuoco Calcio, ma anche la Bassa Anaunia e ovviamente la terna arbitrale designata per la partita (il direttore di gara è Milan di Bolzano, gli assistenti Lex di Merano e Sciarrillo di Bolzano), attendono notizie. Le voci di corridoio raccontano che domenica il match non andrà in scena perché l’Ac Mezzocorona non ci sarà, ma la gara sarà annullata con ventiquattro ore d'anticipo oppure gli altri soggetti interessati dovranno presentarsi? Tutto dipenderà dalla possibilità, o meno, della società di saldare il debito esistente con la Figc in riferimento alla sanzione pecuniaria inflitta a fine gennaio dal Tribunale Federale Territoriale in seguito al ritardato pagamento delle spettanze ai calciatori Manuel Caridi, Marco Zentil, Adel Alouani, Samuele Follae Francesco Baltieri e al tecnico Renzo Merlino nella stagione 2014 - 2015. Un mese e mezzo fa all’Ac Mezzocorona vennero comminati 4.500 euro di multa, oltre a sei punti di penalizzazione in classifica e all'inibizione per altri sei mesi al presidente Alberto Grassi. Ebbene, una parte della multa è stata pagata ma, per poter scendere in campo, la società ha l’obbligo di saldare il proprio debito con la Figc entro l'inizio della partita. Teoricamente, dunque, l’operazione potrebbe essere concretizzata anche pochi minuti prima del fischio iniziale tra un rappresentante del sodalizio di via Santa Maria e l’incaricato della Federazione. A quel punto, il Mezzocorona avrebbe titolo per scendere in campo. Le possibilità che tutto questo avvenga sono minime: venerdì Grassi e il direttore sportivo Massimiliano Leghissa, che negli ultimi mesi ha ricoperto anche il ruolo di allenatore, si sono confrontati e sembra (l’incertezza è d’obbligo, vista la situazione) che il massimo dirigente gialloverde non abbia alcuna intenzione di garantire il saldo della sanzione (la cifra dovrebbe aggirarsi attorno ai 2.500 euro), ma ufficialmente la vicenda non può ancora essere considerata conclusa.

L’Ac Mezzocorona solamente sei anni fa (era la stagione 2010 - 2011), militava addirittura in quello che era il torneo di Seconda Divisione. Dopo il ritorno tra i dilettanti e due dignitosi campionati in serie D (il primo, addirittura, chiuso a metà classifica e il secondo con salvezza miracolosa centrata ai playout), è iniziato il declino, con due retrocessioni di fila. E adesso la chiusura è dietro l’angolo.

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