«Marcialonga Running il 6 settembre»

Cavalese. La Marcialonga Running Coop, pronta a celebrare la 18esima edizione, fino ad oggi è rimasta in bilico in attesa di decisioni politico-amministrative statali e provinciali, ma nulla è...



Cavalese. La Marcialonga Running Coop, pronta a celebrare la 18esima edizione, fino ad oggi è rimasta in bilico in attesa di decisioni politico-amministrative statali e provinciali, ma nulla è cambiato con i recenti decreti in riferimento alla pandemia.

Davide Stoffie, direttore generale, è pressato da tantissimi runners che vogliono sapere cosa succederà, dai volontari pronti a mettersi in gioco, come sempre, dagli amministratori locali perché l’evento che porta i corridori da Moena a Cavalese dopo 26 km tocca diverse comunità.

Stoffie ha la bocca cucita, ma ieri al telefono ha precisato che «per lunedì sera (oggi, ndr) abbiamo convocato un consiglio direttivo straordinario e in quel momento decideremo tutti assieme il da farsi. Esamineremo nel dettaglio tutte le prescrizioni, metteremo a nudo i vari problemi da affrontare, gli esperti illustreranno i progetti sul tavolo e le esperienze, poche per la verità, degli altri eventi di running in queste settimane. Ovvio che il nostro obiettivo è proporre la Marcialonga Coop nella sua versione originale, se non sarà possibile abbiamo vari piani operativi. Ad esempio partenza scaglionata a piccoli gruppi, partenze individuali ravvicinate, ma abbiamo altro nel cassetto. Quello che posso e vorrei dire è che, salvo limitazioni improvvise, la gara si farà il 6 settembre».

È chiaro che nessuno dei dirigenti si sbilancia, sarà la votazione del consiglio direttivo a far chiarezza. Angelo Corradini, il presidente, non ha il sorriso di sempre sulle labbra. Chiaro che se tanti grandi eventi sono stati annullati il problema esiste. La sua mente è indirizzata a fine gennaio. La Marcialonga Skiing ha un impatto numerico molto più cospicuo, ci sono migliaia di stranieri che non si sa come si organizzeranno e se potranno venire in Italia a fine gennaio, ma intanto si sta lavorando come se si trattasse di una normale 48esima edizione. Gli iscritti ci sono, però occorre essere concreti e valutare come si evolverà Covid-19, considerando anche eventuali rinunce degli stranieri pressati dai rispettivi problemi nazionali.













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