Calcio

Levico, sfuma il ripescaggio in Serie D

Termali primi degli esclusi per la mancata ammissione del Rende alla Serie C: speranze legate al ricorso dei calabresi


di Daniele Loss


TRENTO. Giovedì pomeriggio il Levico Terme era in spasmodica attesa del ripescaggio in serie D, da venerdì il sodalizio valsuganotto ha – metaforticamente – un piede e mezzo, quasi due, in Eccellenza. Il colpo di scena, assolutamente inatteso, dell’ultimo secondo è arrivato al termine del Consiglio federale: il Rende, una delle due società (l’altra è la Triestina, che ha invece potuto stappare lo spumante) che aveva presentato domanda di ripescaggio in serie C, è stato respinto in quanto la fideiussione proposta dalla società cosentina è stata giudicata non idonea. Il sodalizio calabrese ha già preannunciato ricorso (alla Corte d’Appello Federale della Figc o al Collegio di Garanzia per lo sport del Coni, questo non è ancora dato saperlo) e la sentenza è attesa non prima di giovedì prossimo (il 10 agosto), giorno in cui, con tutte le certezze del caso, il Dipartimento Interregionale ufficializzerà anche la composizione dei nove raggruppamenti del campionato di serie D.

La notizia è stata accolta con disappunto, stupore e amarezza a Levico Terme: dal ripescaggio (quasi certo) in Serie D si è passati, nel giro di poche ore, a ragionare sul campionato d’Eccellenza. E, almeno per il momento, nemmeno Benacense, Monte Baldo e Isera possono sorridere, tutte in attesa del ripescaggio dei termali e tutte deluse per le notizie arrivate da Roma. «La vicenda non è finita – commenta il direttore sportivo gialloblù Claudio Ferrarese – perché il Rende presenterà ricorso e, dalle informazioni che abbiamo raccolto, sembra proprio che la fideiussione presentata dalla sodalizio calabrese sia regolare. A tal punto che la stessa società, da ormai un paio di settimane, aveva messo in vendita gli abbonamenti per il campionato di serie C e anche la campagna acquisti era stata improntata in vista della partecipazione al terzo campionato professionistico. Aspettiamo e speriamo: qualcosa faremo anche noi visto che, “a cascata”, in ballo ci sono anche i nostri interessi».

Cosa è accaduto esattamente? Le notizie che giungono dalla capitale raccontano che la Covisoc non ha ritenuto idonea la prima fideiussione, presentata con una banca svedese, mentre la “sostituta” è stata proposta il primo agosto, ovvero fuori tempo massimo. Tutto inesatto, secondo il Rende, che adesso, tramite l’avvocato Edoardo Chiacchio, presenterà ricorso e chiederà di essere ripescato quale 57esima formazione, al campionato di serie C. I gironi della terza serie sono stati già ufficializzati ieri (due raggruppamenti a 18 formazioni – compreso quello dell’Alto Adige – e uno a 20) e l’eventuale riammissione dei calabresi costringerebbe Gravina e i suoi collaboratori ad un “rimpasto” degli stessi. A festeggiare venerdì è stato, dunque, solamente il Derthona (oltre, ovviamente, alla Triestina), il cui ripescaggio in serie D è stato ufficializzato dalla Lega Nazionale Dilettanti mediante apposito comunicato. Ad oggi il Levico Terme è la prima delle squadre escluse e le speranze dei trentini passano dal ricorso del Rende. Senza alcuna possibilità d'appello.

Intanto è ufficiale che, a partire dalla prossima stagione, in serie C e tutti i tornei dilettantistici il numero delle sostituzioni passerà da tre a cinque, ma le finestre consentite per i cambi saranno solamente tre. Per i gironi di serie D (e il calendario di Coppa Italia) se ne riparlerà tra cinque giorni, forse sei, giorni. Insomma, tutto in extremis, ma non è una novità in Italia.

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