formula 1 

La Ferrari tra distacchi e veleni 

A Suzuka domina Hamilton, Arrivabene critica i controlli Fia



SUZUKA (GIAPPONE). È cominciato bene, anzi benissimo per la Mercedes il weekend giapponese, in vista del gp di domani a Suzuka. Intanto il team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene polemizza con la Fia e dice: «grave se segreti svelati», riferendosi al nuovo sistema di batteria escogitato a Maranello, che la federazione ha messo sotto osservazione, ma che è «proprietà intellettuale» della “rossa”. Le prove libere hanno confermato la supremazia assoluta di Lewis Hamilton che ha strapazzato i rivali, rifilando distacchi enormi: mezzo secondo al compagno di squadra Valtteri Bottas, 8 decimi a Sebastian Vettel. Quarto tempo per Max Verstappen (Red Bull) a un secondo dal campione del mondo, quinto l'altro ferrarista Kimi Raikkonen che ha accusato un distacco di quasi 1,3 secondi. E oggi si lotterà per la pole, sapendo peraltro che chi parte primo a Suzuka, generalmente è primo anche al traguardo. Con un Hamilton così scatenato, e con 50 punti di vantaggio nella classifica iridata sul ferrarista a 5 gp dal termine, le qualifiche e poi la gara saranno l'ennesima corsa in salita per Vettel.

Intanto, con un’intervista a Skysport, il team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene ha aperto una questione che potrebbe farsi spinosa. Anzitutto ha rivendicato che «la Ferrari è regolare, lo è oggi e lo era all'inizio della stagione». Poi, il carico da 90, una specie di diffida: «Siamo stati controllati dalla Fia – ha detto Arrivabene – e per venire loro incontro abbiamo aggiunto dei sensori al sistema di batteria: sarebbe grave se questo sistema venisse a conoscenza di tutto il paddock. È una proprietà intellettuale della Ferrari».















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