Tuffi

La Cagnotto a tutto tondo da Conte al “caso Russia”

La bolzanina in gran forma conquista l’ennesimo tricolore. «L’azzurro mi piace accolgo volentieri l’appello del c.t.. Se non sono tutti dopati ingiusto fermarli»


di Marco Marangoni


ROMA. L’agenda romana di Tania Cagnotto è decisamente fitta di impegni. Tra un appuntamento con lo sponsor, quelli istituzionali e celebrativi, la tuffatrice bolzanina ha “trovato” un po’ di tempo anche per l’aspetto prettamente agonistico raccogliendo il suo 23esimo tricolore assoluto ad una rassegna estiva. Record su record. La fuoriclasse altoatesina ha dominato il trampolino da tre metri (specialità olimpica) mostrando già una condizione strepitosa. Dolorante al polso incidentato e poi operato, carica di impegni, Tania ha tirato fuori la sua grinta innata e la sua classe ammazzando la gara sin dal primo tuffo. Al termine dei cinque salti la finanziera di Bolzano ha totalizzato 366,90 punti, il punteggio più alto mai realizzato in Italia a livello femminile.

Tania è stata più forte, e questo è decisamente molto importante in funzione Olimpiadi di Rio, della canadese Jennifer Abel, seconda fuori classifica e una delle pretendenti alle medaglie alle Olimpiadi. La “Regina d’Europa del trampolino” ha dato dimostrazione di grande regolarità nei punteggi sopra quota 70, da qualche anno cifra di partenza per poter ambire al podio a livello mondiale. Aperta la finale con un perfetto doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato, la Cagnotto ha messo la freccia nei successivi doppio e mezzo avanti con un avvitamento (73,50) e con triplo e mezzo avanti carpiato (74,40), il più bello della sua carriera.Bello il ritornato, sublime il doppio e mezzo rovesciato da 75,00.

In serata al termine della premiazione, che ha visto salire sul podio dopo una gara abbastanza deludente anche la trentina Francesca Dallapé (Esercito – 262,95), Tania ha raggiunto la Casa delle Armi al Foro Italico per ricevere il Premio Giulio Onesti assieme alle veliste del 49er, Giulia Conti e Francesca Clapcich. «Sto bene, il mio obiettivo è quello di arrivare a Rio serena e senza troppe pressioni, voglio godermi questa ultima Olimpiade e vorrei fare la gara della vita per finire in bellezza e chiudere un cerchio. Spero di godermi Rio il più possibile, magari come la prima a Sydney quando avevo 15 anni. Per adesso sto bene, mi auguro di poter restare serena come fatto in questi ultimi quattro anni», ha detto la Cagnotto che prima della finale aveva partecipato all’iniziativa “Sedentari verso Rio” alle Officine Farneto. Tania ha parlato anche di matrimonio, dell’invito del cittì del calcio azzurro Antonio Conte e di doping in Russia.

«Per il matrimonio è tutto organizzato ma non sono così tanto agitata, adesso mi agita più Rio. Saranno le mie ultime Olimpiadi perché a 31 anni è giusto sia così. Se il prossimo anno farò ancora una garetta questo non lo so, vediamo come andranno i Giochi e poi prenderò una decisione». Tania ha accolto l'invito di Conte e si è presentata vestita d’azzurro. «L'azzurro è un colore che mi piace e poi so che ci sono gli Europei di calcio e per questo faccio un grande in bocca al lupo a tutti i ragazzi della nazionale di calcio». «La squalifica della Russia ? È una cosa di cui non voglio neanche più interessarmi e che mi fa schifo – ha aggiunto la Cagnotto che oggi si trasferirà a Milano – Non so come siano andate le cose, sembra che è tutto un mistero, se veramente tutta la squadra si è dopata è giusto così, ma ho i miei dubbi, quindi non so se è la cosa giusta da fare».

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