L’anno dopo il triplete «Io mi darei un otto ma potevo fare meglio»

TRENTO. Se il 2018 di Christian Merli era stato - indiscutibilmente - da 10 in pagella, visto lo straordinario “Triplete” realizzato dal driver di Fiavè, capace di laurearsi campione europeo,...



TRENTO. Se il 2018 di Christian Merli era stato - indiscutibilmente - da 10 in pagella, visto lo straordinario “Triplete” realizzato dal driver di Fiavè, capace di laurearsi campione europeo, campione italiano velocità in ,ontagna e di conquistare anche l’ambitissimo titolo Master Fia nel giro di pochi mesi, che voto merita il pilota trentino per i risultati conseguiti nell’anno prossimo ad andare in archivio?

«Un bell’otto, ma non di più. Sono soddisfatto, ma non del tutto: si poteva comunque fare meglio». Parole e musica di Merli che, oggettivamente, un po’ “incontentabile” lo è eccome. Ma, d’altronde, quado si è abituati a correre sempre per il massimo risultato non potrebbe essere altrimenti. E, infatti, la parola “accontentarsi” per lui non esiste, anche quando in bacheca ci sono coppe… E che Coppe!

Ripetersi è un’impresa

Il 47enne di Fiavè ha infatti vinto per il secondo anno di fila il titolo Europeo della categoria 2 al volante dell'Osella Fa 30, ma questa volta ha dovuto dividere il gradino più alto del podio con l’eterno rivale Simone Faggioli.

Nel Campionato Italiano, invece, Merli ha chiuso al secondo posto, alle spalle proprio del driver di Bagno a Ripoli, con uno scarto piuttosto ridotto, ma sufficiente ad incoronare il pilota toscano, protagonista nella seconda parte di stagione di un “crescendo” continuo dovuto soprattutto ad un’evidente crescita del mezzo.

Dunque si potrebbe leggere il tutto come un passo indietro rispetto all’anno precedente, ma non è assolutamente così. Anzi. Se vincere è difficile, soprattutto ai massimi livelli, ripetersi è impresa con coefficiente ancora più elevanto. I risultati conseguiti dal portacolori del Team Blue City Motorsport, da lui stesso fondato qualche anno fa, sono sotto gli occhi di tutti e il secondo posto nella rassegna tricolore è riconducibile, soprattutto, all’impossibilità di partecipare - a causa delle concomitanze previste dal calendario - a tutte le prove del Campionato Italiano e ad una fisiologica stanchezza fisica e mentale.

Trionfo europeo

In ambito europeo Merli è partito come… aveva concluso, trionfando grazie soprattutto a un eccezionale inizio, che lo ha visto vincere tutte e cinque le prime gare della manifestazione continentale. Il pilota giudicariese ha primeggiato ad aprile in Francia (Col Saint Pierre) e in Austria (Rechbergrenne), si è ripetuto a maggio in Portogallo (Rampa Internacional da Falperra) e Spanga (Subida al Fito) per poi chiudere davanti a tutti anche in Repubblica Ceca (Ecce Homo) ad inizio giugno.

“Scartata” la gara in programma in Germania (Glasbachrennen), causa la concomitanza con la prova di Morano, in Calabria, valida per il campionato italiano (dove Merli vince entrambe le gare e, alla fine, stacca Faggioli complessivamente di 3 secondi e 40 centesimi, ma del Civm parleremo più avanti), il ritorno in pista per l’Europeo coincide con la “Trento - Bondone”, la gara di casa, l’università della velocità in montagna, la prova che vale quasi una carriera per tutti i driver.

Una giornata difficile

Ebbene, dopo il successo - il primo - datato 2018, dove aveva sbaragliato la concorrenza, questa volta il fiavetano deve “accontentarsi” del settimo posto. «Una giornata difficile, strana - racconta a mesi di distanza - che, al netto dell’improvvisa e copiosa precipitazione che ha cambiato il corso degli eventi, mi ha visto incorrere in un problema tecnico mica da poco. Sino a pochi chilometri da Vason i miei intermedi e quelli di Simone (Faggioli, ndr) erano gli stessi, poi s’è abbassata la pressione dell’olio del motore e, per due volte, la macchina si è spenta. Ho lasciato sul percorso almeno 30 secondi ed è andata così».

Premiato a Trento

Da quel momento in poi Faggioli non sbaglia più un colpo, trionfando nelle restanti gare (Dobsinsky Kopec in Slovacchia, Limanowa in Polonia, Course de Côte de Sant Ursanne in Svizzera e Bristica in Slovenia) con Merli che va sempre a punti, sfiorando il “colpo grosso” in Polonia, dove chiude secondo con un distacco complessivo - registrato su due prove - di appena 57,7 centesimi. Il primo settembre 2019 Merli chiude al secondo posto la gara disputata in terra slovena e si laurea campione d’Europa ex aequo con il rivale di sempre.

Il secondo titolo consecutivo a livello continentale è ulteriormente impreziosito dalla premiazione che, segno del destino, si svolge a metà novembre a Trento: nel Palazzo della Regione, con la regia della Scuderia Trentina e della Fia, il pilota fiavetano sale nuovamente sul gradino più alto del podio e si gode la soddisfazione di ottenere il meritatissimo e prestigioso riconoscimento a pochi chilometri dal luogo in cui è nato e risiede abitualmente.

Poche settimane prima, Merli aveva conquistato il secondo posto assoluto nel Campionato Italiano Velocità in Montagna, all’interno del quale ha conquistato il titolo nella categoria monoposto (Gruppo E2 SS). Il percorso nella rassegna tricolore è stato impreziosito da tre successi, a “Morano - Campotenese” in Calabria, alla “Coppa Paolino Teodori” ad Ascoli Piceno e al “Trofeo Fagioli” di Gubbio e quattro piazzamenti, alle spalle di Faggioli, raggiunti alla “Salita del Costo” (Vicenza), alla “Cronoscalata Monte Erice” (Trapani), alla “Coppa Nissena” (Caltanissetta) e alla “Pedavena - Croce d’Aune”.

Nel corso del 2019 il pilota trentino ha messo in bacheca anche il trofeo conquistato alla prestigiossisima “Cronoscalata Internazionale di Osnabrück”, manifestazione giunta alla 52esima e valevole per la “Fia Hill Climb Cup”. Invitato quale ospite d’onore della manifestazione, Merli ha trionfato in tutte e quattro le prove, davanti ad oltre 25mila spettatori entusiasti per le evoluzioni del campione continentale.

E, tanto per non restare con le mani in mano prima della consueta apertura della pista ghiacciata di Fiavè (che Merli gestisce in prima persona: per una volta fa da giudice e non è protagonista sul tracciato), sulla quale i gentleman driver possono cimentarsi con i go kart nel periodo invernali, cosa ha deciso di fare il “più veloce” dei trentini quando si parla di montagna? Semplice: si è cimentato in due rally, altra sua grandissima passione, partecipando al “Rally di Como” e al “Prealpi Master Show”, tanto per non perdere l’abitudine ad indossare un casco.

Da ciò che stato a ciò che sarà il passo è breve: nel 2020 nel mirino di Merli ci sarà sicuramente il campionato europeo, che avrà precedenza rispetto alla rassegna italiana. Una cosa è sicura: anche nel nuovo anno il 47enne di Fiavè, che ha fisico ed entusiasmo di un ragazzino, andrà di fretta. Molto veloce, più di tutti gli altri.













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