CICLISMO

Insulti razzisti, il trentino Moscon nella bufera

Al termine della terza tappa del Giro di Romandia l'azzurro avrebbe rivolto frasi offensive al francese della Fdj Kevin Reza



ROMA. Brutto episodio ieri al termine della terza tappa del Giro di Romandia, vinta in volata da Elia Viviani. Proprio un compagno del Team Sky dell’olimpionico veronese, Gianni Moscon, avrebbe rivolto frasi razziste nei confronti del colored francese della Fdj Kevin Reza.

A confermarlo è la stessa formazione britannica del World Tour, che sulla propria pagina Twitter ha pubblicato un video in cui si vedono i due ciclisti discutere animosamente dopo il traguardo. «Sono scioccato per aver sentito degli stupidi usare ancora tra i professionisti delle offese razziste. Sei una vergogna per il nostro sport», ha "cinguettato" il collega di team di Reza, Sebastian Reichenbach, senza fare il nome dell’azzurro.

«È successo durante lo sprint - ha svelato Reza - stamattina Gianni Moscon è venuto a scusarsi sul bus della Fdj. L’incidente è chiuso», ha tagliato corto lo stesso Reza. Anche il suo direttore sportivo, Marc Madiot, ha preferito calmare le acque, evitando, su richiesta specifica di Reza, ulteriori commenti sull’accaduto. Meno misurata, invece, la reazione del ds del Team Sky, Nicolas Portal: «Gianni è un corridore giovane ma ha avuto un comportamento inammissibile. Si è scusato ieri sera e ancora questa mattina. La squadra si ritroverà e saranno presi provvedimenti». Moscon dunque sarà punito ma dopo il Giro di Romandia, che porterà regolarmente a termine.













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