Olimpiadi 2026 

In Val di Fiemme salto, combinata e anche il fondo

Felicetti: "Riconosciuta la nostra capacità, ma quella con Milano e Cortina è solo una candidatura"


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Se ne era parlato, ma senza troppe certezze, nei giorni scorsi al Festival dello Sport di Trento. Lo ha anticipato La Gazzetta dello Sport giovedì, nel servizio dedicato al vertice tenutosi al Foro Italico tra il Coni, i presidenti delle Regioni Lombardia e Veneto ed i sindaci di Milano e Cortina. E la notizia, inevitabilmente, è rimbalzata fin sulla Terrazza Martini, dove sempre giovedì il presidente della Federazione italiana sport invernali, Flavio Roda, ha incontrato i media alla vigilia dell’avvio della stagione invernale: la candidatura “a due punte” (Milano e Cortina) per le Olimpiadi del 2026 potrebbe diventare un “tridente”. E la “terza punta” sarà appunto il Trentino e, più in particolare, la Val di Fiemme dove, oltre al salto e la combinata, sarebbero previste anche le gare di sci di fondo. Senza contare il fatto che a Baselga di Pinè potrebbero tenersi quelle di pattinaggio velocità.

Una scelta suggerita a Milano e Cortina dallo stesso Comitato olimpico internazionale (Cio) dopo che gli organizzatori fiemmesi – forti dell’esperienza di ben tre rassegne iridate – avevano espresso più di una perplessità sulla possibile divisione su due siti dello sci nordico: fondo in Valtellina e salto/combinata appunto in Val di Fiemme. «Siamo piacevolmente sorpresi da questa notizia – commenta il presidente del Comitato organizzatore fiemmese, Bruno Felicetti – Noi siamo in grado di gestire tutte e tre le discipline dello sci nordico, come abbiamo fatto in occasione di tre campionati mondiali. “Spezzarle” su due siti avrebbe creato problemi alle squadre, alle tv ed agli altri media, ai tifosi. Questa divisione non sarebbe stata comprensibile. Credo che il Cio abbia tenuto conto di queste considerazioni e che gli addetti ai lavori abbiano pensato di premiare la capacità organizzativa che abbiamo messo in campo in questi decenni. Per noi è un importantissimo riconoscimento, il coronamento di un sogno: la Val di Fiemme sito olimpico – aggiunge Felicetti – Il 25 ottobre ci sarà un sopralluogo dello stesso Cio, confidiamo che tutto possa andare per il meglio».

«Si tratta ancora di una candidatura, le Olimpiadi non sono ancora state assegnate all’Italia – avverte ancora il presidente di Fiemme Nordic Ski – Detto questo, la suggestione delle gare a cinque cerchi in Val di Fiemme è grande. È un quarto Mondiale, ma con un’importanza ancora maggiore, anzi, è l’evento sportivo invernale più importante in assoluto. Ritengo di poter sostenere che le nostre strutture sono già a posto, salvo quelle temporanee che aggiungiamo in occasione dei Mondiali, che per le Olimpiadi saranno probabilmente più grandi, in virtù della copertura mediatica che le stesse richiedono».

Twitter: @mauridigiangiac

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