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Il Trentino scommette forte sul Giro d’Italia: «Per noi è fondamentale»

La presentazione delle due tappe dell’edizione 2023 con il direttore della Corsa Rosa, Mauro Vegni



TRENTO. "La salita finale sarà quella del Bondone. Ma non faremo la salita da Trento, della Charly Gaul. Arriveremo dalla parte di Aldeno, con una salita con pendenze dal dieci al dodici per cento, con tratti che sfiorano il 16 per cento. Non è una salita uniforme dall'inizio alla fine, perché ha dei tratti di falso piano, con dei picchi importanti. Non arriveremo a Vason, arriveremo poco dopo". A Trento, il direttore del Giro d'Italia, Mauro Vegni, ha presentato la 16ª tappa del Giro d'Italia 2023, illustrando anche alcuni numeri.

Duecento i Paesi collegati in tutto il mondo per osservare il Giro d'Italia: "In tutti e cinque i continenti, si parla di 112 ore di gara prodotte sui media per un'utenza globale di circa 651.000.000 persone nel mondo", ha aggiunto.

Sulla Rai, ha ricordato Vegni, si parla di "un picco di quasi 3.700.000 telespettatori. Un dato importante - ha aggiunto - se si considera che in televisione c'è un decremento di circa il 20 per cento di ascolti rispetto al passato".

Trentino e Giro d’Italia; «Un binomio di successo»

È stato presentato questa mattina il Giro d'Italia "targato" Trentino. Ne hanno parlato Maurizio Rossini, a.d. di Trentino Marketing, il direttore del Giro, Mauro Vegni, l'assessore provinciale Roberto Failoni e Gianni Battaiola, presidente di Trentino Marketing. In sala, con direttori tecnici, assessori allo sport, sindaci della Valsugana, atleti delle categorie giovanili e Gilberto Gibo Simoni, vincitore ben due volte della corsa rosa. Le tappe trentine saranno la 16ª, Sabbio Chiese Monte Bondone e la 17ª, con partenza da Pergine Valsugana ed arrivo a Caorle.

"Abbiamo il 67 per cento delle attività commerciali che sostengono che il Giro d'Italia abbia aumentato il turismo in città", ha sostenuto Vegni, aggiungendo che "i turisti non vengono solo ed esclusivamente per la tappa, e c'è un 30 per cento di persone che dice di voler tornare nella località anche fuori dal momento del Giro d'Italia".

"Quest'anno torniamo a fare il Bondone dopo 18 anni, se non sbaglio. Una scelta chiara da parte della Giunta provinciale, che vuole far conoscere territori meno conosciuti. Ammonta a 52 milioni di euro il valore della visibilità del territorio di questa tappa, assieme alla partenza dell'altra tappa il giorno successivo". Così l'assessore provinciale al turismo e allo sport Roberto Failoni. "Almeno il 99 per cento dei nostri turisti non arriva in Trentino per caso, ma viene anche grazie al connubio tra turismo e sport. Per noi il Giro d'Italia è fondamentale", ha aggiunto Failoni.

Quella con il finale sul Bondone "sarà una bella tappa" ha commentato il ciclista trentino Gilberto Simoni, presente in sala. Assieme a lui anche Edoardo Zambanini, classe 2001, che corre per la Bahrain Victorious, e che ha portato la sua testimonianza, avendo percorso la tappa in anteprima. L'ultima salita, ha detto, metterà alla prova i ciclisti che gareggiano.













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