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Il primo volo dell’Aquila: «C’è già Reggio nel mirino»

Il raduno della Dolomiti Energia. Il nuovo Usa Grant: «Si respira entusiamo»


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. La sintesi migliore sull’atmosfera che si respira in casa Aquila Basket la offre Keaton Grant, la nuova guardia Usa: «Vedo che la gente ci sorride in modo caldo. C’è entusiasmo e fiducia per la nuova stagione. Sentimento che mi sento di contraccambiare assolutamente» ammette il bomber che arriva dalla Florida.

Già la nuova Dolomiti Energia che si prepara a salpare per la prima, storica, avventura in serie A, mostra visi sorridenti. Ambiente molto curato: un main sponsor con i controfiochi, una nuova flotta di veicoli, materiale da gioco e da riposo marcato Spalding ed un parquet lucidato di fresco al PalaTrento. Particolari che, grazie ad una campagna acquisti portata avanti con lungimiranza dal dg Salvatore Trainotti, permettono di guardare in modo positivo al salto di categoria: «Se sono soddisfatto della campagna acquisti? Sì, molto. Abbiamo cercato persone che fossero in linea con i nostri parametri tecnici ma anche persone che potessero integrarsi bene nel nostro ambiente.Abbiamo dato continuità al nostro gruppo, facendo degli innesti importanti. Ragazzi che hanno avuto esperie nze di prime leghe in Europa e che vengono in una neopromossa. Abbiamo fatto un’estate, a livello di mercato, molto tranquilla, passo dopo passo. Attendendo le nostre opportunità».

Che campionato farete? La sua filosofia è quella di una partita alla volta... Cambierà?

«Sì, il primo obiettivo è l’esordio in campionato con Reggio Emilia. Il nostro approccio di “giornata unica” è quello che ci ha permesso di fare bene in questi anni. Il roster è diverso, ci saranno delle varazioni ma senza stravolgere la nostra impostazione», conclude Buscaglia.

Bella atmosfera si diceva, la prima al PalaTrento dei bianconeri ha ricalcato quella che diede il via alla stagione 2013/14, con giocatori, tifosi, bambini in campo a giocare insieme. E’ nata subito insomma una buona sintonia tra squadra e tifosi, con il capitano Toto Forray a introdurre nell’ambiente trentino i nuovi arrivati, dal duo Usa Owens-Grant a Diego Flaccadori. Dal canto loro Marco Spanghero, al quinto raduno con la maglia di Aquila Basket, e Filippo Baldi Rossi, hanno potuto già provare il nuovo parquet del PalaTrento.

Dopo le fotografie di rito per media e tifosi, i giocatori hanno lasciato il PalaTrento per sottoporsi alle visite mediche, effettuate presso il centro Sportime di via Pranzelores e presso la Casa di Cura Villa Bianca. I controlli medici si concluderanno domani sera. Da mercoledì mattina poi la squadra si trasferirà a Coredo dove, grazie all’ospitalità della Apt della Val di Non, è in programma il ritiro che si concluderà sabato col Media Day in programma al Dolomiti Golf Club di Sarnonico. Ieri pomerigio è arrivato a Trento il terzo americano, Jammar Sanders, con i due in attesa del visto (Tony Mitchell e Isaiah Armwood) che raggiungeranno il gruppo all’inizio della settimana prossima. Ultimo, ma non ultimo, ad agreggarsi dopo l’estate in azzuro ed un pugno di giorni di riposo, sarà l’idolo di casa Davide Pascolo.

Prima del rompete le righe taccuini e fotocamere per una presentazione di Keaton Grant, apparso già piuttosto a suo agio: « Dite che potrei essere chiamato ad essere uno dei leader della squadra? La cosa non mi spaventa.Però devo aggiungere che non credo di essere un leader vocale, di quelli che usano le parole. Posso essere un leader dando l’esempio, invece: tentando di fare le cose giuste, sperando che i ragazzi capiscano e mi seguano. Qualora fosse necessario usare la voce, però, sarò pronto a farlo, certo. Perché qualsiasi cosa il coach mi chieda di fare, io proverò a farla».

E ancora: «Trento – ha aggiunto Grant, di fatto alla sua quarta stagione europea dopo le annate al Lebice, all’Apollon Patrasso e al Ludwigsburg – costituisce una grande opportunità per me. Ho sentito della grande tradizione che accompagna questa società. Delle vittorie che negli ultimi anni l’hanno portata in serie A. In questa logica voglio regalare a questa città, a questo club e ai suoi tifosi quante più emozioni possibile, e soprattutto quante più vittorie possibile. La mia caratteristica principale è quella di essere un vincente. In ogni posto in cui ho giocato c’era cultura vincente: dal college in poi. Quello che vorrei fare quest’anno è fare il possibile per mantenere quello spirito qui». Parola al parquet.













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