Il “Martiri Trentini” è terra di conquista

Ciclismo Juniores. Cinque veneti nelle prime posizioni, solo sesto Matteo Benedetti



TRENTO. Tripudio veneto al sessantesimo trofeo Martiri Trentini: la classicissima per juniores organizzata dal Cc Francesco Moser ha regalato una splendida doppietta alla Spercenigo, con Luca Tomasin - al secondo successo stagionale dopo quello conquistato a Monfalcone a fine aprile - primo a braccia alzate davanti al compagno di squadra Stefano Gandin. A completare il podio è il fratello d’arte Attilio Viviani (fratello del celebre velocista della Cannondale Elia), seguito in quarta e quinta posizione da Marco Zumerle e dal veronese dell'Ausonia Alessandro Fedeli. Il primo dei trentini - o dei non veneti che dir si voglia - è Matteo Benedetti della Montecorona Mak Multipli Arcese, sesto, con il moriano Mattia Baldo e il borghigiano Daniel Smarzaro settimo e ottavo. A decidere la corsa, come da pronostico, sono state le rampe conclusive del Doss Trento, un chilometro di impegnativa salita che ha esaltato le doti del diciottenne di Santa Lucia di Piave (Treviso) Luca Tomasin, bravo a sfruttare l’ottimo lavoro svolto dai suoi compagni di squadra. Non è bastato il generoso tentativo dei corridori di casa lungo le sedici tornate del circuito dei Pomari a scardinare la solidità della Spercenigo, che sulla via del ritorno verso Piedicastello (sede anche della partenza) ha organizzato il cosiddetto treno per scortare i propri scalatori all’imbocco dell’ascesa finale. Precedentemente, ad animare la gara erano stati proprio i trentini, con il portacolori della Montecorona Mak Multipli Arcese Samuele Negriolli che ha aperto il gas già poco dopo il via, dando il “la” ad una fuga di dodici corridori, nella quale hanno trovato posto anche l’altro alfiere della società cembrana Mattia Bais, l’atleta dell’Uc Valle di Non Stefano Linguanotto e il terzetto dell’Anaune composto da Simone Moser, Matteo Scquizzato e Stefano Rossi. Il drappello dei battistrada ha raggiunto un vantaggio massimo di 50 secondi, rimasto tale fino a cinque giri dal termine, quando Ausonia, Assali Stefen e Spercenigo hanno alzato il ritmo in testa al gruppo ed hanno operato l’aggancio. A quel punto, come detto, la Spercenigo ha organizzato il treno in favore del proprio capitano di giornata Tomasin, che, appena imboccata la salita del Doss Trento, ha preso il largo, inizialmente seguito dal compagno Stefano Gandin e da Attilio Viviani, gli unici in grado di tenere la sua ruota. A 150 metri dall’arrivo, quindi, l’accelerazione decisiva di Tomasin, che ha tagliato il traguardo in solitaria con una manciata di secondi di vantaggio su Gandin e Viviani. A seguire, quindi, Zumerle e Fedeli, con Benedetti primo dei trentini e ancora una volta tra i migliori, nonostante finora gli sia mancato l’acuto vincente. Bene anche i “primo anno” Baldo e Smarzaro, che hanno chiuso la prova nella "top ten" di giornata, ora in cerca del necessario salto di qualità per l'assalto al podio.

ORDINE D’ARRIVO: 1. Luca Tomasin (Industrial Moro Viotto Spercenigo) ha coperto i 108,200 km del percorso in 2h33’03” (media 42,410 km/h); 2. Stefano Gandin (Industrial Moro Viotto Spercenigo); 3. Attilio Viviani (Cipollini Assali Stefen); 4. Marco Zumerle (Cipollini Assali Stefen); 5. Alessandro Fedeli (Ausonia Pescantina); 6. Matteo Benedetti (Montecorona Mak Multipli Arcese); 7. Mattia Baldo (Ausonia Pescantina); 8. Daniel Smarzaro (Campana Imballaggi Team Airone); 9. Leonardo Fedrigo (Cipollini Assali Stefen); 10. Gennaro Minutolo (Postumia 73 Dino Liviero).

 

 













Scuola & Ricerca

In primo piano