TRENTO. Per i suoi primi novant’anni il Giro della Bolghera potrebbe tornare alle origini. La classicissima del ciclismo trentino, che ogni anno a fine marzo apre il fitto calendario provinciale su strada, è stata creata nel 1927 dal Club Ciclistico Forti e Veloci da una idea del suo presidente di allora, Tullio Dal Prà. La corsa, nei primi anni della sua storia, si correva due volte l’anno, in primavera e in autunno: ecco spiegato il perché delle 108 edizioni. Il Club Ciclistico Francesco Moser, che dal 1986 organizza il Giro della Bolghera, sta pensando a un evento destinato a celebrare in maniera adeguata le novanta candeline.

Giuseppe Zoccante, presidente della società organizzatrice, non si sbottona. «Come insegnano la vita e il ciclismo – spiega Zoccante – è sempre bene non anticipare troppo gli obiettivi o le intenzioni e parlare del risultato quando è stato raggiunto. Comunque stiamo pensando a qualcosa che possa far tornare alle origini, per il suo novantesimo compleanno, il Giro della Bolghera. Intanto, una buona notizia è giunta per Giovanni Paolini, vittima di un grave infortunio il 26 marzo scorso mentre stava smontando il palco della gara. Alcuni giorni fa è stato trasferito all’ospedale di Bologna. Sembra che le sue condizioni stiano migliorando. Naturalmente tutti noi del Club Ciclistico Francesco Moser auguriamo la piena e completa guarigione a Giovanni che, prima di essere nostro apprezzato collaboratore, è nostro amico».

In attesa dell'evento celebrativo della Bolghera, lunedì primo maggio tornerà alla luce un’altra grande classica del ciclismo trentino, la Trento-Ponte Alto, che a partire dalle 10 vedrà al via amatori e Allievi, chiamati a confrontarsi in una sfida contro il tempo di 2,8 chilometri. La gara, giunta alla 101esima edizione, scatterà da piazza Venezia. (l.f.)