Corsa in montagna 

Il 5 agosto l’esordio della Vigolana Skyrace 

Partenza da Vigolo Vattaro, Gpm al Becco di Filadonna (2150 m.): 20 km e 1.700 metri di dislivello


di Stefano Povoli


TRENTO. Una gara tutta all’insù, una sfida sulle creste, adrenalina, fatica e grande spettacolo: tutto è pronto per la prima edizione della Vigolana Skyrace. Il conto alla rovescia è iniziato, il prossimo 5 agosto a Vigolo Vattaro prenderà il via una skyrace di 20 chilometri e 1700 metri di dislivello positivo, lungo un tracciato tecnico e spettacolare che alternerà salite verticali a tratti in cresta. Si parte dal borgo di Vigolo Vattaro per poi salire fino a malga del Dos del Bue, da qui inizierà la prima vera selezione grazie al tratto verticale del sentiero Sat che porterà i concorrenti fino al Bivacco della Vigolana e alla Madonnina. La corsa proseguirà poi verso il suggestivo Becco di Filadonna, dove sarà posto il Gran premio della montagna a quota 2150 metri. Uno sguardo verso lo spettacolare panorama e poi via, per imboccare il “sentiero delle creste” in direzione Becco della Ceriola. Nell’ultimo tratto gli atleti percorreranno la picchiata verso il Sass dell’Aquila, passeranno per Malga Derocca per poi far ritorno a Vigolo Vattaro, dove sarà posta la linea del traguardo. Già più di cento atleti si sono iscritti alla prima edizione della Vigolana Skyrace, con un parterre di tutta eccezione capitanato dal padrone di casa Andrea Debiasi e dall’ultra runner trentino Christian Modena. Le iscrizioni però sono destinate a salire, soprattutto nei giorni in prossimità dell’evento quando ci sarà il maggior afflusso di appassionati nel circondario di Vigolo Vattaro.

«Per noi la Vigolana è da sempre palestra di mille avventure. – commentano soddisfatti all’unisono gli organizzatori dell’associazione locale Senza Freni” – Dalle corse in Ceriola alle arrampicate in Madonnina, dalle ascese dei vari canali ghiacciati per finire nei momenti di allegria in Derocca. Il percorso che abbiamo disegnato è il miglior concentrato di tutte queste nostre avventure, è sostanzialmente una rivisitazione impegnativa del “giro delle zime”, siamo sicuri che gli appassionati avranno di che divertirsi».

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