Rally

Il 14 e 15 settembre torna il San Martino: aperte le iscrizioni

Giacomelli si prende una pausa dopo 23 edizioni, nell'Historique confermato Costenaro, Fappani vuole sfatare il tabù



SAN MARTINO DI CASTROZZA . Qual è il sogno di una notte di mezza estate a San martino di Castrozza? Fare il pieno di equipaggi al Rallye (14/15 settembre) e rinnovare l’appeal della corsa nata nel 1964 grazie alla passione degli indimenticabili conte Pietro Bovio e avvocato Luigi Stochino. Le iscrizioni del Rallye di San Martino si sono aperte da poche ore, fino a ieri si faceva melina passando la palla del “vengo non vengo”. Ma diamo una letta alle ultime dal Rallye.

RE GIORGIO V. La nona edizione dell’Historique Rallye San Martino potrà contare su Giorgio Costenaro e la sua Lancia Stratos Hf. Il driver vicentino, che finora si è aggiudicato cinque sigilli (2010, 2013, 2014, 2015, 2017), ha tutte le intenzioni di aggiornare il suo palmares con alle note il fido Sergio Marchi. La loro stagione è stata finora caratterizzata da un non entusiasmante piazzamento al Vallate Aretine e due ritiri, Valsugana e Campagnolo, per cui San Martino diventa pure occasione di riscatto.

LACUNA DA COLMARE. Ha conquistato scudetti e titoli di ogni ordine e grado Danilo Fappani, dettando il ritmo a tanti piloti di vaglia in trent’anni di rally: bresciani come lui Andrea Dallavilla (campione italiano 1997) e Stefano Albertini (tricolore asfalto 2017), tanto per stare ai trionfi più prestigiosi. «Però non ho mai vinto il San Martino, una delle gare più belle e avvincenti che abbia mai affrontato – sottolinea convinto –. Spero sia vicino il momento di colmare questa lacuna».

ARRIVEDERCI. Prima o poi doveva succedere, niente dura per sempre: Sandro Giacomelli non sarà al via del 38° Rallye San Martino. L’Aquila di Predazzo confessa di «aver smarrito le motivazioni, di non aver la carica giusta, soprattutto di non cogliere più l’aspetto divertente della competizione, quello che ti fa dimenticare la fatica, i rischi, l’impegno economico. Ma per ora il mio è solo un arrivederci a questa magica corsa, mai dire mai. Stavolta farò da spettatore e un altr’anno chissà?». Dopo 23 edizioni filate dal 1995 al 2017 alle quali aggiungere quella mitica del ’77 che valeva per la Coppa Fia conduttori (il campionato mondiale dell’epoca), contando pure una vittoria (1996) assieme alla moglie Graziella Bolognani, il “Pila” si prende un anno sabbatico, poi si vedrà.

 













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