CICLISMO

I grandi celebrano Evans, ma la "crono" è solo di Moser

Nel Veronese è andata in scena una corsa con campioni di oggi e di ieri. Il team del “Checco” ha battuto tutti i record. Per Cadel un premio alla carriera.


Luca Franchini


TRENTO. Francesco Moser e il figlio Ignazio assieme agli ex pro Gilberto Simoni, Alessandro Bertolini e Stefano Casagranda, con il campione del mondo della cronosquadre Daniel Oss a fare da locomotiva. Un’inedita squadra trentina, giovedì pomeriggio ha preso parte alla sesta edizione di “Amarone & Amicizia”, la originale cronosquadre organizza nel Veronese (tra Rivalta e Brentino) da Gino Bombana, patron di Tenax, azienda che nel recente passato ha dato il nome anche a una formazione professionistica. L’evento, oltre ai già citati Moser, Oss, Simoni, Casagranda e Bertolini, ha visto al via anche altri grandi del passato e del presente, tra cui il campione australiano Cadel Evans e l’ex iridato Alessandro Ballan (capitanati dall’ex pro Fabio Baldato, ora direttore sportivo della Bmc), quindi Andrea Ferrigato, Mirko Allegrini, Luca Mazzanti, Andrea Guardini, Mauro Finetto, Sonny Colbrelli ed Edoardo Zardini, senza dimenticare la presenza del sindaco di Verona Tosi (capitano della squadra di Guardini).

Manco a dirlo, tra le sei squadre al via si è imposta quella trentina capitanata dal campionissimo Francesco Moser che ancor oggi, quando c'è un cronometro di mezzo, non ne vuole proprio sapere di perdere. Il “Checco” è sempre stato abituato a lasciare il segno e, anche questa volta, non si è smentito, facendo registrare con la propria squadra il nuovo record del percorso (circa 17 chilometri). Il tempo finale veniva preso proprio al passaggio sul traguardo del capitano, con i big delle due ruote chiamati ad aiutarlo a vincere. Cosa che è ottimamente riuscita a Daniel Oss, uno che di cronosquadre se ne intende. «Una bella iniziativa, molto divertente – spiega Oss, che a Ponferrada si è messo al collo la medaglia d’oro della cronosquadre assieme ai compagni della Bmc – ed è stato davvero bello correre in squadra con Francesco Moser, un campione che ha lasciato un segno indelebile nella storia mondiale del ciclismo. Partecipare a una crono con lui è stata una grande emozione: un po’ come per un giovane calciatore fare un’amichevole con un grande campione del passato. Una giornata piacevole, insieme a tanti amici e compagni di gruppo».

«In manifestazioni come queste, l’aspetto agonistico passa in secondo piano, ma siamo andati forte – aggiunge Stefano Casagranda – anche se Simoni e io, al primo strappo, abbiamo pagato dazio. D’altronde vi assicuro che non è facile tenere il ritmo di Daniel Oss, di un campione del mondo della cronosquadre, e anche Ignazio Moser ha fatto la sua parte. Pronti-via e ci siamo trovati subito a 50 km/h. E Francesco Moser? Lui era il capitano della squadra, il tempo veniva preso al suo arrivo. Ha tenuto molto bene, è ancora bello tonico, lo spirito agonistico è ancora quello dei bei tempi. Per me era la prima partecipazione a questo evento e devo dire che è stato divertente. Sicuramente da ripetere». All’evento ha presenziato anche l’ex allenatore di Parma, Verona, Udinese, Bologna e Palermo (giusto per citarne alcune) Alberto Malesani, da sempre grande appassionato di ciclismo. «Era lui che teneva banco» precisa Casagranda.

A fine gara, tutti i partecipanti hanno preso parte a un momento conviviale, durante il quale è stato consegnato un premio alla carriera a Cadel Evans, classe ’77 prossimo al ritiro dalle competizioni. Lui che in carriera si è laureato campione del mondo nel 2009 a Mendrisio e, negli ultimi anni, è riuscito a vincere anche una Freccia Vallone (2010) e un Tour de France (2011). Un altro riconoscimento è stato consegnato a Daniel Oss, che a fine settembre ha conquistato il titolo mondiale nella cronosquadre dopo essere stato protagonista sia al Giro d'Italia che al Tour de France.













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