Hirscher stravince anche “in salita” al parallelo di Mosca

Numero da circo dell’austriaco al primo turno contro Johansen, subito fuori Mölgg e Gross. Donne: sorpresa Dürr


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Marcel Hirscher trionfa anche all’ombra del Cremlino: il campionissimo austriaco si è aggiudicato ieri il City Event di Mosca, fornendo l’ennesima, stupefacente prova della sua superiorità che suona come un fortissimo “avviso ai naviganti in vista dei Mondiali di Schladming: almeno in slalom, non ce n’è per nessuno. Hirscher in finale ha messo dietro senza troppi problemi lo svedese Myhrer, che fino a quel momento era sembrato quello più a suo agio sul pendio ridicolo, quasi “in salita” predisposto dagli organizzatori moscoviti e aveva battuto in semifinale ilo vincitore del parallelo di Monaco, il tedesco Neureuther.

Ma il vero capolavoro l’austriaco lo aveva compiuto al primo turno, eliminando il norvegese Johansen dopo essere platealmente inciampato al cancelletto di partenza. Poi non hanno avuto troppa storia né il quarto di finale con lo svedese Jens Byggmark, né la semifinale con Kostelic, per quanto il croato abbia sciato leggermente meglio nella seconda. Mancava Pinturault, il parallelo non è un vero slalom, però...

Ancora una volta solo delusioni, invece, per i due azzurri in gara, Manfred Mölgg e Stefano Gross, eliminati al primo turno com’era successo peraltro allo stesso Gross ed a Deville in occasione del City Event di Monaco di Baviera. E se va riconosciuto che il fassano ha perso entrambe le manche con il ritrovato francese Grange, urla vendetta al cielo l’esclusione del finanziere di San Vigilio di Marebbe, che ha vinto con il massimo vantaggio la prima manche della sfida con l’americano Chodounsky (non proprio uno da primo gruppo) ma si è addormentato nella seconda, facendosi riagganciare e battere sul filo del traguardo.

Sorpresa in campo femminile, con la tedesca Dürr capace di battere l’esperta slovacca Veronika Zuzulova e l’emergente americana Mikaela Shiffrin, appena diciassettenne, sul terzo gradino del podio.

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