Ciclismo

Gli azzurri per i Mondiali saranno in ritiro a Torbole

Moscon e compagni si alleneranno nel Garda Trentino dal 24 al 27 settembre
 



TRENTO. Il cammino mondiale della Nazionale italiana di ciclismo passa dal Garda Trentino. Prima di trasferirsi ad Innsbruck per la sfida iridata dei professionisti in programma domenica 30 settembre, il gruppo azzurro guidato dal c.t. Davide Cassani ha scelto di trascorrere un periodo di ritiro e preparazione proprio nel territorio sulla sponda nord del lago di Garda. La Nazionale al gran completo farà base dal 24 al 27 settembre a Torbole sul Garda, dove troverà la tranquillità e le condizioni ideali per l’ultima decisiva fase di lavoro in funzione della gara in linea più importante dell’anno. Del resto il c.t. Davide Cassani conosce molto bene queste strade, per averle frequentate a più riprese anche recentemente in occasione del Tour of the Alps. Ad oggi i convocati sono 11: Vincenzo Nibali, Fabio Aru, il trentino Gianni Moscon (fresco vincitore della Coppa Agostoni), Franco Pellizotti, Domenico Pozzovivo, Damiano Caruso, Alessandro De Marchi, Gianluca Brambilla, Dario Cataldo, Davide Formolo, Giovanni Visconti. Uno di loro sarà escluso prima del raduno di Torbole, al quale parteciperanno dunque 10 corridori (gli 8 titolari e 2 riserve).

«Vincenzo Nibali non è l’uomo da battere al Mondiale di Innsbruck, non possiamo chiedergli niente – ha detto Cassani alla presentazione della squadra azzurra – Quella maledetta caduta all’Alpe d’Huez ha cambiato tutto. Ma Nibali è abituato a certi palcoscenici, ha vinto tutto in carriera e quest’anno ha saputo inventarsi la Milano-Sanremo». «Sono leggermente preoccupato – ammette il c.t. – ma fiducioso. Dobbiamo essere ottimisti. Non siamo favoriti ma possiamo sorprendere. Il percorso è tra i più duri di sempre. Aru è reduce da una delle annate più difficili della sia carriera, alla Vuelta ha dimostrato di non essere al meglio e dopo la caduta deve leccarsi le ferite. Moscon va forte ma ha bisogno di far fondo dopo la squalifica e per questo non farà la crono – ha aggiunto – Se avesse potuto correre la Vuelta sarebbe stato tra i favoriti».

 













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