CALCIO

Gli arbitri trentini hanno compiuto 80 anni

Sabato le celebrazioni alle quali hanno preso parte 150 associati, le autorità e anche il presidente nazionale dell'Aia Nicchi


Daniele Loss


TRENTO. Ottant’anni e non sentirli. Grande festa sabato pomeriggio per la sezione di Trento dell’Associazione Italiana Arbitri che ha celebrato la ricorrenza con un incontro al quale ha preso parte anche Marcello Nicchi, presidente nazionale dell’Aia, salito nel capoluogo appositamente per celebrare i “colleghi” trentini. Ad accoglierlo quasi duecento persone: 150 associati della sezione di Trento e un stuolo di autorità tra cui il sindaco Alessandro Andreatta, l’assessore provinciale allo sport Tiziano Mellarini, il presidente del Comitato Autonomo di Trento della Figc Ettore Pellizzari, il numero uno del Cpa provinciale Franco Rigolon, l’ex arbitro internazionale Livio Bazzoli e gli ex arbitri che hanno operato in categorie professionistiche ovvero Denis Salati, Fabrizio Brunialti e Alberto Illotto.

«Nella storia del calcio, per tre volte un arbitro italiano ha diretto la finale dei mondiali – ha esordito Nicchi – ovvero Gonnella nel 1978, Collina nel 2002 e Rizzoli qualche mese fa in Brasile e questo è il risultato di impegno e tenacia, doti che negli arbitri ci saranno sempre a prescindere da quello che sarà in futuro, dove tutti chiedono la tecnologia in campo».

Altro tema “forte” che Nicchi ha voluto affrontare davanti ad una platea entusiasta è stato quello della violenza sul terreno di gioco. «Ripudio e ritengo inaccettabile qualsiasi episodio di violenza – ha proseguito il numero uno dell’Aia - perché non è pensabile che un arbitro debba preoccuparsi per la propria sicurezza a causa di una partita di calcio. Con la Figc stiamo lavorando affinché siano presi provvedimenti più incisivi nei confronti di chi “sconvolge” il nostro mondo. Le persone che amano lo sport devono collaborare perché, oggi più che mai, questo paese ha bisogno dello sport». Infine il pensiero rivolto ai più giovani. «Va sempre applaudito – queste le sue parole – chi, a 17 anni, va sul campo e ha il coraggio di decidere, anche a costo di sbagliare. Ragazzi, divertitevi e ricordate che l'Aia è sempre con voi».

La sezione di Trento conta attualmente 204 iscritti. «Un record assoluto – ha commentato orgoglioso il presidente Mariano Varesco – e, per il futuro, l’auspicio è che qualche nostro associato riesca a raggiungere la massima serie». Il presidente, come detto, è il fiemmese Mariano Varesco, mentre il consiglio direttivo è composto da Romina Santuari, Carmelo Lentino, Marco Uber, Marco Piccolrovazzi, Walter Volani, Luca Illotto, Francesco Scifo, Massimo Tedoldi, Adriano Collenz e Andrea De Donatis.













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