Giro di Trento: la guerra del nome

Bisoffi: «L’Ata vuole 10.000 euro». Monegaglia: «Non è vero, nel 2011 ne abbiamo chiesti 1.400»


di Paolo Trentini


TRENTO. Sabato torna l'atletica mondiale a Trento. Nel centro storico andrà in scena una nuova edizione del Giro al Sas, ma da quest'anno si chiamerà Giro Internazionale Città di Trento. Una modifica non casuale, dettata da un contenzioso tra il presidente di Ata Battisti, storico detentore del marchio Giro al Sas, e Tiziano Bisoffi, presidente del comitato organizzatore della gara.

Quest'ultimo, nella conferenza stampa di presentazione ha dato la sua versione dei fatti: «Lo scorso anno - spiega Bisoffi - a inizio ottobre il presidente di Ata Battisti ci invia un'è-mail nella quale chiede un riconoscimento per lo sfruttamento del marchio "Giro al Sas". Ormai la gara era imminente ed era troppo tardi per fermare la macchina organizzativa già avviata. Ho provato in seguito più volte a contattare il presidente dell'Ata Battisti, ma senza successo. Così il primo dicembre dello scorso anno mi sono riunito con il comitato organizzatore e per qualche attimo c'è stata anche la voglia di mollare tutto. Ci sono stati chiesti più di 10 mila euro. fosse stata una cifra simbolica avremmo anche potuto pensarci, ma proprio questa situazione che non c'entra nulla con lo sport e lo spirito sportivo ci ha convinti a proseguire. Pazienza per il cambio nome, l'importante era che la gara si disputasse in quanto una manifestazione come il Giro al Sas a parer mio non è né di Ata Battisti né di Tiziano Bisoffi, è un patrimonio di tutta la città. Per noi la questione si chiude qua, posso assicurare che ci saremo anche l'anno prossimo».

Se il presidente della Cassa Rurale di Trento Giorgio Fracalossi ha minimizzato l'episodio affermando che il nome non è di importanza primaria, diverso il parere di Ezio Zappini, presidente del Csi, e dell'organizzatore Gianni De Madonna. Il primo ha espresso la sua tristezza nel momento in cui le formalità superano il buon senso, il secondo ha chiesto espressamente all'assessore allo Sport di Trento, Paolo Castelli, di acquistare il marchio del Giro al Sas.

Invito restituito al mittente, mentre il presidente di Ata Battisti Renzo Monegaglia smentisce il contante richiesto: «Non è pensabile – ribatte Monegaglia – una cifra del genere, che invece è dieci volte inferiore. Per 50 anni abbiamo gestito noi come Ata la gara col nostro marchio, fino al 1995. Da quella data abbiamo sottoscritto un accordo per affidare gratuitamente la gara al comitato diretto da Gianni Demadonna. Per 10 edizioni tutto è filato liscio ma nel 2006 la corsa è stata inserita in calendario senza chiederci l'autorizzazione. Successivamente abbiamo scoperto che lo stesso comitato aveva provato a sottrarci la gara, depositando una domanda per la registrazione del proprio marchio "Giro Podistico Internazionale di Trento Giro al Sas". Nel 2009 è stato sottoscritto un ulteriore accordo che prevedeva il ritiro da parte del comitato del suo marchio e l'autorizzazione, sempre gratuita, per svolgere la gara. Gara che nel 2010 si è svolta regolarmente ma che lo scorso anno ancora ha preso il via senza la nostra autorizzazione. Da quì la richiesta di 1400 euro».

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