Il caso

Giomi (Fidal) apre le porte di Rio a Schwazer

Favoloso il test del marciatore altoatesino a Tagliacozzo sui 10 mila: a meno di 10 secondi dal record mondiale



ROMA. Per Alex Schwazer «si è aperta una strada» per Rio 2016 «ma deve dimostrare di essere forte e pronto». Lo ha detto il presidente della Federatletica, Alfio Giomi, annunciando che la federazione fino a maggio lascerà «nell'ipotetica squadra 5 posti vuoti nella marcia, perché tranne uno nessun atleta ha dimostrato di essere all'altezza ai mondiali di Pechino, dove l'atletica italiana non è andata così bene».

«Ma deve dimostrare di essere forte e pronto - ha aggiunto il n.1 Fidal parlando al convegno "L'impatto della riforma della giustizia sportiva sulle federazioni", svoltosi a Roma al Circolo Magistrati della Corte dei Conti - perché appena sei giorni dopo il termine della squalifica l'ultima data utile per qualificarsi è quella del 7-8 maggio quando si terrà la Coppa del mondo di marcia».

Proprio oggi il marciatore altoatesino, che terminerà la squalifica per doping il 29 aprile 2016, ha svolto un test ufficioso sui 10 km sulla pista non omologata di Tagliacozzo (L'Aquila) fermando il crono su 38'02″52, a meno di dieci secondi dal record del mondo dello spagnolo Francisco Javier Fernandez (37'53″09). «Ha ottenuto uno dei tempi migliori al mondo - ha riconosciuto Giomi - in una sorta di sfida in cui voleva dimostrare che si può vincere anche senza doping. Per noi questo è essenziale».

 













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