Sci alpino

«Forza ragazzi, serve un nuovo Tomba»

Albertone “infiamma” Folgaria per l'AlpeCimbra Fis Children Cup: «Quest’anno è scoppiata la Goggia, adesso serve un maschio». Venerdì e sabato le gare



FOLGARIA. «A questa manifestazione non ho mai vinto, ma ho vinto dopo: se non vinci oggi, ti puoi rifare domani». Con questo messaggio Alberto Tomba, nelle vesti di testimonial e tedoforo, ha ufficialmente aperto giovedì sera l’AlpeCimbra Fis Children Cup, la più importante manifestazione giovanile internazionale di sci alpino che, venerdì e sabato, vedrà sfidarsi sulle piste di Folgaria atleti provenienti da 41 nazioni.

«Ricordo ancora benissimo la mia partecipazione all’allora Trofeo Topolino, nel 1980 – ha raccontato l'emiliano, capace in carriera di vincere 50 gare in Coppa del Mondo e una sfera di cristallo, oltre ai titoli olimpici e iridati – Mi piazzai solo 32esimo in slalom gigante. Dopo, però, ho ottenuto risultati strabilianti. Da piccolo, a 10-12 anni, non ero un vincente, c’era più di un ragazzino che riusciva a battermi. Il segreto è metterci l’anima, la passione, la dedizione. Lo sci è uno sport di sacrifici, in primis per i papà, come il mio, che mi seguì in ogni angolo d'Italia».

Non è un caso se, a cinquant’anni compiuti, Alberto Tomba riesce ancora a catalizzare l’attenzione di grandi e piccini, nonché dei media. Personaggio a tutto tondo, oltre che vincente. «Quello che manca allo sci di oggi è proprio quello – ha commentato a margine l'ex campione emiliano – Un tempo c’eravamo io e Deborah Compagnoni. Mi raccomando, datemi una mano, perché c’è bisogno di un nuovo Tomba».

Tra gli azzurri, intravede un suo possibile erede in tal senso? «Quest’anno è esplosa Sofia Goggia – ha replicato l'Albertone nazionale – Ha dimostrato di poter essere una vincente e di poter rappresentare il movimento. Ci sentiamo spesso via sms e cerco di caricarla prima degli appuntamenti più importanti. In Corea ha vinto tutto quello che c’era da vincere: doveva arrivare la prima vittoria, ora la aspettiamo ad Aspen nelle finali. È una ragazza in cui un po’ mi rivedo: le piace giocare e scherzare con il pubblico, anche quando non vince, vive lo sport come va vissuto, senza stress. Il futuro è tutto suo. Ora manca però un maschietto che possa fare altrettanto».

Ai tempi dell’emiliano, si parlava di un “cittadino” in mezzo a tanti “alpini”, una tendenza che, eccezioni a parte, con il passare degli anni si è invertita. «Sono cambiate le situazioni – ha detto Tomba – Come disse Mauro Corona, non è detto che solo al nord sappiano sciare. E la mia speranza è che in futuro possa emergere qualche giovane magari proprio delle zone colpite dal recente terremoto».

Tomba ha poi voluto fare un in bocca al lupo a tutti i giovani partecipanti presenti, in rappresentanza di ben 41 nazioni, con l'ultima iscritta, la Romania, a completare la lista. Ci sarà dunque una rappresentativa in più dello scorso anno, a testimonianza che l'evento non ha perso il proprio fascino nonostante il cambio di denominazione. Dopo l’accensione del tripode è stata la volta della promessa solenne di rispetto dell’avversario fatta dai giovani rappresentanti di Italia, Francia, Ucraina, Germania, Argentina e Canada, a nome di tutte le 41 nazioni. Venerdì il via alle gare per entrare nell'albo d'oro dell'AlpeCimbra Fis Children Cup - 46° Criterium Giovani Fis. Alle 9 partirà lo slalom speciale Allievi in due manche sulla pista Martinella Nord, mentre alle 9.30 toccherà al gigante Ragazzi in unica manche sulla pista Agonistica.

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