Ferrari, è già iniziato il dopo-Vettel 

Formula 1, l’annuncio di Maranello. Al pilota tedesco non sarà rinnovato il contratto, tra i papabili per il 2021 Carlos Sainz Jr., Ricciardo e Giovinazzi. Seb: «Non esiste più una volontà di andare avanti insieme». Binotto: «È arrivato il momento di proseguire su strade diverse»



Roma, A fine stagione Sebastian Vettel lascerà la Ferrari senza aver, finora, riportato a Maranello il titolo mondiale della Formula 1, missione per la quale era stato scelto nel 2015 ed aveva preso il posto di Fernando Alonso. Nel 2021 la Ferrari punterà forte sul confermatissimo Charles Leclerc per riprendersi quel mondiale piloti che manca dal 2007. Chi affiancherà il monegasco? In pole c’è Carlos Sainz Jr., seguito da Daniel Ricciado. Più indietro Antonio Giovinazzi, considerato ancora troppo acerbo. Il contratto del quattro volte iridato giungerà alla naturale scadenza.

Le parole di Seb e Binotto

«In questo sport per riuscire ad ottenere il massimo bisogna essere in perfetta sintonia. Io e la squadra abbiamo realizzato che non esiste più una volontà comune di proseguire insieme oltre la fine di questa stagione», peraltro mai partita a causa della pandemia. «Cosa farò dopo? Mi prenderò il tempo necessario per riflettere su cosa sia realmente essenziale per il mio futuro», ha aggiunto Vettel.

«Non è stato un passo facile, considerato il valore di Sebastian come pilota e come persona - ha spiegato Mattia Binotto, team principal della Ferrari - Non c’è stato un motivo specifico che ha determinato questa decisione, bensì la comune e amichevole constatazione che è arrivato il momento di proseguire il nostro cammino su strade diverse per inseguire i rispettivi obiettivi».

«È stato un grande onore per me essere il tuo compagno di squadra. Abbiamo avuto dei momenti di tensione, ma non ho mai imparato tanto quanto da te. Il rispetto, anche se forse all’esterno non si è percepito, non è mai mancato» ha scritto Leclerc sui social.

Fulmine a cielo... nuvoloso

L’annuncio dell’addio a Vettel non era atteso in questo momento, ma non si può parlare di fulmine a ciel sereno. Le voci si susseguivano da settimane. E riferivano di un disaccordo sulla durata del contratto - la Ferrari gli avrebbe offerto una proroga di un solo anno - con un ingaggio notevolmente ridotto rispetto ai 35 milioni attuali, si dice a 9, gli stessi di Leclerc.

I soldi non c’entrano?

«In questa decisione non entrano in alcun modo gli aspetti economici: non è il mio modo di ragionare quando si fanno certe scelte e non lo sarà mai» ha assicurato Vettel. Fatto sta che il bilancio di 14 vittorie, 54 podi e 12 pole in 101 gare deve essere parso insufficiente alla Ferrari per assecondare le richieste del tedesco. Che era arrivato preceduto da grandi aspettative, deluse in parte. In cinque anni ha raccolto un terzo e due secondi posti nel Mondiale, mentre la Mercedes di Lewis Hamilton faceva man bassa di titoli piloti e costruttori.













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