Federcalcio, accuse alla politica «Lo sport per voi non conta nulla»

Scoppiettante intervento del presidente Pellizzari alla presentazione dei calendari 2013/2014 «Legge sullo sport? Per fortuna è naufragata. No all’obbligo dei giovani, la Provincia aiuti le società»


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. La presentazione dei calendari del calcio provinciale costituisce da sempre, per la Federcalcio trentina, l’occasione per fare il punto della situazione. E il presidente, Ettore Pellizzari, non se la lascia certo scappare: anche ieri, tra numeri e bilanci, non ha mancato di lanciare qualche “frecciata” a chi amministra lo sport in provincia di Trento e più in generale alla politica.

«Il nostro consiglio direttivo fa politica sportiva – ha detto Pellizzari – Siamo contenti che la legge sullo sport non sia stata varata, perché avrebbe introdotto una riforma che non avrebbe sostenuto le nostre società sportive. E noi siamo la federazione che ne rappresenta di più, anche in provincia di Trento».

Pellizzari guarda anche alle ormai prossime elezioni provinciali. «Per la politica trentina lo sport è una cosa di poco conto. In Alto Adige non è così: Durnwalder ha sempre tenuto per sé la delega allo sport, qui invece mi sembra che l’assessorato sia usato solo per equilibrare il peso dei partiti in seno alla giunta. E il pasticcio della legge sullo sport lo dimostra».

Altro “cavallo di battaglia” di Pellizzari è una fiera opposizione all’obbligo dei giovani in campo nei campionati dilettantistici. «Roma sa come la pensiamo – ha detto il presidente – Noi siamo per non introdurre restrizioni, quest’obbligo è diseducativo, sta alle società valorizzare i giovani che ritiene all’altezza. Questa norma è stata introdotta per evitare il mercato dei “vecchi”, ma abbiamo creato quello dei giovani. E una nostra ricerca dimostra che l’esito è infausto, perché – superato il limite di età – tanti giovani comunque si perdono».

Terzo “bersaglio” di Pellizzari, dopo la politica e la Federcalcio nazionale, l’Ufficio Sport della Provincia Autonoma di Trento. «I rapporti con le istituzioni sono buoni – ha detto il numero uno del calcio locale – ma chiedo all'Ufficio sport di favorire le società che fanno attività giovanile. Tante risorse vengono spese per iniziative che non meriterebbero quello che meritano le società che per dieci mesi lavorano».

E non è mancato il contraddittorio: in sala, all’Hotel Villa Madruzzo, alla presentazione dei calendari, c’era infatti il direttore dello stesso Ufficio Sport, Sergio Anesi, che ha un po’ glissato sulla distribuzione delle risorse ma ha replicato a Pellizzari sul “naufragio” della legge sullo sport. «Era la somma di sette diversi disegni di legge, aveva qualche criticità, ma la legge 21 ha bisogno di correttivi», ha detto Anesi, recentemente eletto nella giunta nazionale del Coni. Quello trentino è a sua volta spesso bersaglio delle “frecciate” della Federcalcio. «Ma a Roma – ha assicurato Anesi – c’è attenzione per tutte le istanze, anche quelle della Figc».

@mauridigiangiac

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