ecco la 3tre

Coppa del Mondo di sci. Il Canalone attende il blitz degli azzurri

Stasera lo slalom di Campiglio: Kristoffersen e Hirscher favoriti, Gross e C. cercano il podio


di Maurizio Di Giangiacomo


MADONNA DI CAMPIGLIO. Kristoffersen e Hirscher si dividono la maggior parte dei pronostici, dietro di loro scalpitano “leoni” dei rapid gates quali Neureuther e Khoroshilov, tanto per farei nomi di due dei tantissimi slalomisti che ambiscono al successo nella 3Tre. Ma il “popolo” del Canalone Miramonti sogna il blitz di un azzurro sul gradino più alto del podio nello slalom di Coppa delmondo di Madonna di Campiglio.

Esattamente quarant’anni fa fu addirittura tripletta, Fausto Radici primo, Piero Gros secondo e Gustav Thöni terzo: erano i tempi della Valanga Azzurra. Troppa grazia, Sant’Antonio di Mavignola: campioni di quella caratura non ne abbiamo e non se ne vedono nemmeno all’orizzonte. Rimanendo in tema di anniversari, sono decenni che attendiamo l’erede di Alberto Tomba – che domenica scorsa ha festeggiato i cinquant’anni assieme a Florian Eisath, benaugurante terzo nel gigante dell’Alta Badia – tre volte vincitore a Madonna di Campiglio nel 1987, 1988 e 1995. Visti i tempi di magra, i tifosi azzurri si accontenterebbero di una “singola”, come quella di Ivano Edalini nel 1986 o di Giorgio Rocca nel 2005.

È da quell’ormai lontano 12 dicembre di 11 anni fa che un azzurro non solo non vince, ma nemmeno sale sul podio della 3Tre: Patrick Thaler s’impose nel 2010, ma Madonna di Campiglio eraincredibilmente “confinata” alla Coppa Europa. Dal ritorno nel massimo circuito mondiale, solo nomi stranieri: nel 2012 l’imperatore Marcel Hirscher estese il suo dominio alla Val Rendena, due anni dopo toccò al germanico Felix Neureuther, l’anno scorso al nuovo asso norvegese dei pali snodati Henrik Kristoffersen. Il primo gradino del podio è ormai il chiodo fisso degli azzurri, che in questo avvio di stagione hanno raccolto una dozzina di podi – buona parte dei quali con la squadra femminile dell’incontenibile Sofia Goggia – senza però centrare nemmeno una vittoria. Farlo qui, sulla pista che più di altre ha legato il proprio nome ai successi degli azzurri, avrebbe il dolce sapore del riscatto.

Tra gli otto slalomistiitaliani schierati al cancelletto di partenza, solo Stefano Gross – quinto a Val d’Isere – e Manfred Mölgg – terzo a Levi e quarto nella classifica di specialità – sembrerebbero avere le cartein regola per ambire a un vero acuto. Ma il fassano, proprio in Francia, è tornato a soffrire del suo odiato mal di schiena e gareggerà a denti stretti. L’imprevedibilità della disciplina lascia ovviamente la porta aperta a un exploit del “nuovo che avanza” Tommaso Sala (13esimo a Val d’Isere), dei “vecchi” Patrick Thaler e Giuliano Razzoli, degli altri due regionali, il bolzanino Riccardo Tonetti ed il trentino Andrea Ballerin e di Giordano Ronci, ma è inutile sottolineare che sfioreremmo l’imponderabile.

Intendiamoci, “vincessero” i soliti noti – anche senza rischiare di beccarsi un drone sulla testa... – i dieci, quindicimila del Canalone Miramonti si divertirebbero lo stesso: con i lavori di ampliamento delle tribune, si godranno ancora più comodamente uno degli spettacoli più elettrizzanti della Coppa del mondo, quello che solo la “notte della 3Tre” sa regalare, specie nella seconda manche, quando in lizza rimangono solo in 30, in una sorta di conto alla rovescia in attesa di coloro che nella prima hanno strappato il tempomigliore. Comunque vada, sarà uno show. Se vincesse un italiano ancora di più













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