Contro la Virtus una ViPo «va-va-vuma» 

Il derby trentino resta equilibrato mezz’ora poi Tessaro e Filippini confezionano le doppiette e gli “ospiti” vanno a tutto gas



TRENTO. Come in quel celebre spot anni Ottanta, rimasto nella memoria di molti, di una nota casa automobilistica francese: «Ehi gringo, la macchina va-va-vuma...!». Rende l’idea: al “Talamo” non c’è partita, la ViPo Trento “asfalta” la Virtus Trento nel derby cittadino e resta nella scia dell’Aquila (Trento, ovviamente). La corsa per il secondo posto, che potrebbe valere tantissimo in ottica spareggio e promozione in Eccellenza, resta dunque apertissima. La Virtus, invece, sta invischiata nei bassifondi della classifica ma i risultati sugli altri campi sono stati, tutto sommato, favorevoli alla compagine di Santa Maria Maggiore.

Come detto sul sintentico del “Talamo” non c’è praticamente mai stata contesa con la formazione di Marco Girardi che ha preso immediatamente in mano le redini del gioco e, dopo una prima frazione in cui i collinari hanno faticato in zona gol, nella ripresa Tessaro e compagni hanno dilagato. Assoluti protagonisti sono stati il numero dieci, autore di una pregevole doppietta, e Michele Filippini, che nel ritorno ha cambiato marcia e sta trascinando gli azulgrana a suon di assist e gol.

La ViPo “bussa” subito dalle parti dell’ex Fontana con una deviazione a lato di Osti e i tentativi di Tessaro e Filippini che però non sortiscono effetto. Al 20’, però, il risultato si sblocca: Filippini controlla una respinta della difesa e, da fuori area, insacca. La Virtus abbozza la reazione, e quasi a sorprese, trova il pareggio pochi minuti più tardi: tocco con il braccio di un difensore ospite nella propria area e l’arbitro assegna il rigore che Rella trasforma con freddezza.

Si tratta, però, di un fuoco di paglia, perché la ViPo continua a essere padrona del campo e, riordinate le idee, i ragazzi di Girardi ripassano a condurre con Mantovani che si libera bene sulla linea di fondo e poi supera Fontana con un tiro tra il primo palo e il portiere.

Ripresa monolocore e gli ospiti chiudono la pratica: Wang stende in area Filippini e Tessaro fa tre a uno dal dischetto. La partita, di fatto, termina qui ma la “grandinata” proveniente dalla collina non è esaurita perché Tessaro e Filippini vogliono rimpinguare il bottino personale. Al 31’ tacco del fantastista per l’esterno bresciano che cala il poker con una delicata conclusione da che scavalca Fontana e s’insacca sotto la traversa, e in chiusura anche il trequartista valsuganotto imbraccia la “doppia”: assist di Omodei per il “Tessa” che è freddo e gonfia il sacco per la quinta volta. (s.p.)













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