Conte a Kiev senza paura, Gasperini cerca la svolta 

Shakhtar-Inter. Servono 3 punti dopo il passo falso con il Borussia: «Abbiamo le nostre armi» Atalanta-Ajax. La Dea prova a rialzarsi contro i Lanceri. Il trentino Depaoli parte dalla panchina



Kiev (ucraina). Dimenticare il facile 5-0 di agosto e proseguire nel percorso iniziato. Ha le idee chiare Antonio Conte alla vigilia della sfida contro lo Shakhtar Donetsk, una gara che rappresenta già un bivio importante in ottica qualificazione. Il mezzo passo falso contro il Borussia Mönchengladbach è ormai alle spalle, figlio dell’emergenza e di un paio di errori grossolani, e che può essere cancellato tornando da Kiev con i tre punti. Fondamentali per rimettere a posto la classifica («Lo Shakhtar, vincendo in casa del Real, ha cambiato la classifica. Prevedo un girone molto equilibrato fino alla fine», ha detto il tecnico dell’Inter), e per proseguire in quel percorso di crescita nel quale crede più che mai, a condizione che la sua squadra metta in campo quelli che sono i capisaldi su cui si basa il suo lavoro. «L’Inter si sta piano piano riconquistando una propria dimensione a livello europeo - ha detto l’allenatore salentino nella conferenza stampa della vigilia - Un percorso come quello dell’anno scorso ha portato esperienza in tutti quanti».

Il 5-0 nella semifinale di Europa League non deve trarre in inganno, e Conte lo sa bene. Di quella partita, però, conserva il ricordo di una squadra che si è saputa muovere alla perfezione, interpretando nel migliore dei modi ogni situazione di gioco: «Rispetto alla partita di agosto non si possono fare paragoni - ha proseguito Conte - perché è stata una gara in cui siamo stati perfetti, sia in fase di possesso che di non possesso. Sarà importante rifare una partita molto attenta, perché per me lo Shakhtar è una squadra forte, ha tanti giocatori brasiliani bravi nel palleggio e nelle ripartenze. Servirà grande attenzione, del resto non si va a fare tre gol al Real Madrid per caso. Abbiamo studiato le loro partite, sono una realtà del calcio europeo. Complimenti a loro perché riescono a trovare sempre calciatori molto forti, me lo ricordo già dai tempi in cui li ho affrontati da allenatore della Juventus. Grande rispetto, ma sappiamo di poterci giocare la partita con le nostre armi».

L’Europa per dimenticare le amarezze del campionato. Brillante all’esordio in Danimarca ma reduce da due sconfitte di fila in serie A, l’Atalanta si rituffa in Champions per affrontare questa sera, al Gewiss Stadium, l’Ajax. Una partita che sa di spareggio visto che la favorita del girone è il Liverpool e per gli ottavi i posti in palio sono due. «Abbiamo posto delle buone basi ma è un girone molto difficile, molto qualificato, con due squadre molto forti come Liverpool e Ajax - avverte alla vigilia Gian Piero Gasperini - Domani sera sarà importante ma non fondamentale, dovremo giocare molto bene contro un avversario che sta attraversando un grande momento». E la vittoria record (13-0) nell’ultimo turno di Eredivisie ne è la riprova.

In molti hanno paragonato il cammino della Dea nella passata edizione a quello dei Lancieri di due anni fa, quando arrivarono fino alle semifinali. «Siamo due squadre tatticamente diverse ma l’Ajax per me resta un punto di riferimento», confessa Gasperini, per niente preoccupato dai due passi falsi in campionato. «Nel calcio ci sono vittorie e sconfitte e si reagisce guardando alla prossima partita, analizzando gli errori e cosa si è fatto bene. Non ho visto una squadra in difficoltà, i passi falsi succedono, con la Samp abbiamo giocato molto e creato molto poco, anche per merito loro – ha aggiunto il tecnico nerazzurro – È un momento particolare del campionato, la sosta non ci ha fatto bene ma le partite sono molto ravvicinate e c’è sempre l’opportunità di pensare alla prossima».

Quanto alla formazione, non dovrebbe partire tra gli undici il trentino Depaoli.















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