«Concludere i campionati sarebbe un segnale positivo»

Trento. Si riprenderà questa stagione? Se sì, quando? Domande che in questi giorni si ripetono nelle menti dei pallavolisti trentini e nazionali e degli appassionati. Se ancora non si vede la fine...



Trento. Si riprenderà questa stagione? Se sì, quando? Domande che in questi giorni si ripetono nelle menti dei pallavolisti trentini e nazionali e degli appassionati. Se ancora non si vede la fine del periodo di isolamento, ancora più nebulosa è la situazione dei campionati pallavolistici che presentano molte differenze tra loro.

Le regular season dei campionati maggiori sono quasi concluse, ma nei campionati minori, dalla B1 femminile in giù per intenderci, sono molte le partite ancora da disputare. La B1 e B2 femminile sono ferme dal 22 febbraio, dalla terza giornata di ritorno, e rimangono ancora altre 10 giornate. Troppe, francamente, per pensare di trovare le ragazze disponibili ad andare in palestra anche a giugno, ammesso che le palestre, spesso collegate agli istituti, siano ancora aperte. Una soluzione percorribile potrebbe essere la chiusura dei campionati minori dalla B in giù e la conclusione dei tornei di SuperLega, Serie A2 e A3. Le modalità sono però tutte da decidere e, con le indicazioni del ministro Spadafora che allungherà lo stop a competizioni e allenamenti per tutto aprile salgono le possibilità che tutto debba essere rimandato a ottobre.

Chi spera in una ripartenza, magari a inizio estate, è il patron di Civitanova Fabio Giulianelli: “Credo che sospendere i campionati – ha dichiarato - sia una giustissima forma di rispetto verso le tante famiglie che si sono trovate a piangere i loro cari e verso chi ogni mattina deve lottare all’interno delle strutture ospedaliere, dai pazienti al personale. Mi piacerebbe ripartire. Significherebbe riavvicinarsi alla normalità e quindi che l’emergenza è alle spalle. Anche a giugno o luglio, perché no?, magari con partite serali, in considerazione dello stop all’attività delle nazionali che è già arrivato con l’annullamento della Nations League e lo spostamento delle Olimpiadi. Sento parlare di eventuali difficoltà legate a contratti, transfer... ma ritengo che, se da parte di tutti esiste la volontà di ricominciare, sono ostacoli superabili, specialmente in un contesto del tutto eccezionale come quello in cui ci stiamo attualmente muovendo”.

Lucio Fusaro, presidente del Powervolley Milano, ha già in mente un’alternativa. Destinare lo scudetto al personale medico, come ha scritto nella lettera inviata ai club di SuperLega: “La pallavolo – scrive Fusaro - per aumentare la percezione di “sport differente” nel senso positivo del termine, nel momento in cui si constatasse che non esistono le condizioni per proseguire il campionato potrebbe consegnare lo scudetto al presidente Mattarella, con il desiderio di vederlo assegnato ai veri campioni che in questo momento mettono a disposizione di tutti la loro vita: medici, infermieri e protezione civile”.

Scendendo di categoria, in A3, dove sono impegnati i giovani dell’UniTrento Volley, il ds della capolista Porto Viro Gabriele Pavan è disponibile a giocare anche in estate: “In Lega – ha spiegato – è stata prospettata l’ipotesi di proseguire il campionato durante la stagione estiva, ma questo dipenderà dall’effettiva disponibilità delle società partecipanti. Alla fine della regular season mancano tre giornate e ritengo che portare a termine il campionato potrebbe essere un segnale positivo, di forza e di fiducia, anche in prospettiva della prossima stagione, che sarà complicata anche da un punto di vista economico. Come società condividiamo appieno la posizione della Lega che prospetta la prosecuzione delle ultime fasi durante l’estate. Siamo pronti a rimetterci in gioco. Ritengo che l’ultima data utile per riprendere i tornei sia metà maggio, ma a quel punto gli organi competenti dovrebbero prendere una decisione entro il 5 aprile”. PA.T.













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