olimpiadi invernali 2026 

Commissione per scegliere tra Cortina, Milano e Torino

Una gara nella gara. Per scegliere la città italiana da proporre al Comitato Olimpico Internazionale al fine di concorrere per l’assegnazione dei Giochi olimpici e Paralimpici invernali del 2026 ci...


di Marco Marangoni


Una gara nella gara. Per scegliere la città italiana da proporre al Comitato Olimpico Internazionale al fine di concorrere per l’assegnazione dei Giochi olimpici e Paralimpici invernali del 2026 ci sarà una commissione ad hoc. Il compito del gruppo di lavoro coordinato dal segretario generale del Coni, Carlo Mornati sarà quello di esaminare i corposi studi di fattibilità presentati dalle tre candidate, Cortina d’Ampezzo, Milano e Torino. Si preannuncia un impegno lungo che dovrà tener presenti tredici linee guida.

Ieri lo stesso presidente del Coni Giovanni Malagò, nel fare riferimento alla lettera arrivata dal governo a sostengo della candidatura dell’Italia ai Giochi della neve e del ghiaccio del 2026, ha ribadito la necessità di lavorare per qualsiasi tentativo di candidatura condivisa. Al momento non c’è una data nella quale verrà comunicata la città scelta. Si parla del 24 luglio, del primo agosto e anche del 10 settembre. A quanto pare sembra essere quella di settembre la data più probabile ma, alla luce di possibilità di candidature congiunte (vedasi la “MiTo”, ovvero Milano-Torino), non è escluso che una decisione venga presa già nel cuore dell’estate. Per Torino sembra esserci una clausola in più rispetto a Cortina e Milano, quella prevista dal punto 4, ovvero «l’acquisizione della delibera piena e incondizionata del Consiglio Comunale delle Città». Come noto, sotto la Mole ci sono alcuni consiglieri del Movimento 5 Stelle contrari ai Giochi. Il governatore del Veneto Luca Zaia plaude alla decisione presa affermando di «apprendere con piacere la decisione del Coni di nominare una commissione per valutare gli elementi di ciascun dossier presentato».

Tra le altre linee guida da tenere conto ci sono la visione generale del progetto comprensiva delle motivazioni strategiche della candidatura da proporre, l’attrattività internazionale della candidatura anche in funzione di una possibile competizione con altre analoghe concorrenti candidate di altri Paesi, il contenimento dei costi e la valorizzazione del rapporto costi/benefici, la compattezza del progetto, la sostenibilità del progetto a livello economico-finanziario, sociale e ambientale e i sistemi di mobilità sostenibili e compatibili col progetto. Da non sottovalutare il punto 12 che recita «possibilità di sinergie tra diverse località sempre nell’ottica di presentare al Comitato Olimpico Internazionale un progetto credibile e innovativo».

Formano la commissione nominata dalla Giunta Nazionale del Coni figure di spicco dello sport italiano su scala internazionale quali i membri effettivi CIO, Franco Carraro, Mario Pescante e Ivo Ferriani e gli onorari Manuela Di Centa ed Ottavio Cinquanta. Nel gruppo che lavorerà per arrivare alla scelta anche i due vicepresidenti del Coni, Franco Chimenti (vicario) e Alessandra Sensini, i presidenti delle due federazioni invernali Flavio Roda (Fisi) e Andrea Gios (Fisg), la pattinatrice Valentina Marchei (rappresentante commissione atleti olimpici) e lo snowboardista Jacopo Luchini (atleti paralimpici).













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