Calciochiese e Gardolo, solo pari 

Scontro al vertice. Grassi fa illudere l’undici di Paolo Ferretti che soffre il ritorno della formazione ospite, a segno due volte con Mici su rigore Il Gardolo, punito a freddo dalla doppietta di Grassi, ha saputo reagire e ha cercato in più occasioni di portare a casa l’intera posta in palio


Aldo Pasquazzo


Storo. Manuel Grassi si conferma lucido per strategia e applicazione tant'è che ieri al Grilli ha messo a soqquadro le retrovie del Gardolo, dal fatto che nell'arco di una ventina di minuti ha smosso la rete non una ma due volte. Due conclusioni che sembravano destinate a mettere anzitempo al sicuro e incelofanato il risultato tanto che la sua prestazione ha finito per scompaginare l'azione che le grandi firme avversarie avevano pronosticato di fare. Ma diversamente però ambedue gli episodi non hanno giovato gran che alla sua società di riferimento e cioè il Calciochiese considerato che gli orchestrali di Paolo Ferretti prima si sono fatti raggiungere non una ma due volte - e sempre su rigore - rischiando poi qualche altra volta sia per imprecisione degli avanti rionali sia perché gli stessi partner più quotati della medesima società dislocata a nord della città capoluogo sono tornati a farsi desiderare quando si trattava di dover concludere.

Difronte ad uno svantaggio così affrettato e inaspettato i gialloblu rionali sono stati bravi e composti nel reagire mostrando spesso e volentieri margini di recupero e miglioramento. In maniera altalenante cercavano di smarcarsi e di ripartire in modo da ricostruire non solo gli equilibri perduti ma anche dimostrando carattere e una buona dose di grinta agonistica. Da Lunelli a Cansolop e Consoli agli avanti iniziali Vitti, Marin e Mutti Nicola Lurata si può considerare non trascurato ma in eccellente compagnia anche dal fatto che “impallinare” gli inquilini del Grilli è un'impresa riservata da sempre a coloro che il calcio lo praticano non solo per vocazione ma perché lo sanno svolgere sbagliando il meno possibile e monetizzandolo ai fini di classifica.

Riprendendo ad occuparci del numero 9, non solo applausi ma stavolta anche una strameritata soddisfazione sia per come si è mosso sia perché la retroguardia del vanta pur sempre ottime credenziali ha saputo sorprenderla non una ma due volte tanto che assieme a Michael Sardisco sono stati considerati i migliori. Lo stesso Grassi ha poi lasciato anticipatamente la scena non per demerito o stanchezza ma per il solo fatto che il figlio di Renato e mamma Sandra risentiva di qualche acciacco che non gli dava tregua.

Michael Sardisco, tanto per descriverlo, è solito darsi da fare e spesso e volentieri non ha alcuna intenzione di piegarsi. Il ragazzo valdaonese – isolano (e del resto proprietario del suo stesso cartellino) è uno che sa dribblare chi prova a ridurle i margini di manovra.

Sugli episodi che hanno riscontrato i due rigori a dire la sua è Paolo Ferretti. L'allenatore del Calciochiese sul primo non ha nulla da ridire mentre su quello successivo la decisione praticata dal signor Ravanelli si porta dietro molti dubbi. A trasformare le due opportunità (sempre a seguito di altrettanti falli a scapito del numero 7 albanese Quela) il solito Gjergj Micci. Quest'ultimo freddo, preciso e disinvolto, ha saputo depistare Stefano Stagnoli il cui custode di porta ieri era ripetutamente osservato in tribuna vip da compagna e suoceri.

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