Calcio: il Trento cade per l'ultima volta, è retrocesso

Dopo lo 0-5 al Briamasco arriva il ko a Castel Goffredo: è Eccellenza


Andrea Scalet


CASTEL GOFFREDO. Adesso la retrocessione è ufficiale. Dopo il cinque a zero subito allo stadio "Briamasco" sette giorni fa il Trento cade anche nella partita di ritorno contro la Castellana per tre a uno.
È arrivato dunque anche il funerale per la squadra del capoluogo, in una delle stagioni più travagliate della sua storia. La formazione gialloblù è durata per circa una mezz'ora scarsa sul campo dei mantovani, poi è crollata dal punto di vista atletico. Sulla panchina trentina, al posto dello squalificato Gianni Petrollini, sedeva l'allenatore delle giovanili aquilotte Salvatore Leotta. Tra le file dei trentini mancavano Baù e Colella, oltre agli infortunati Trotti e Franzese e allo squalificato Paissan.
La cronaca della partita. Parte bene il Trento che dopo appena quattro minuti si porta in vantaggio con Sogno. Poco dopo è il solito Sogno a rendersi pericoloso, ma questa volta senza successo. La formazione mantovana sembra poco attenta, sapendo, forse, di avere già la salvezza in cassaforte (all'andata Castellana vittoriosa per cinque a zero al Briamasco). Al 23', però, Avanzini trova il gol del pareggio con un bel tiro dal limite dell'area di rigore. Per Avanzini è la quinta rete ai trentini in quattro gare.
La squadra aquilotta prova a rendersi pericolosa con un colpo di testa del giovane Atomei, ma Festa si supera con una grande parata. I gialloblù, da questo momento in poi, sembrano soffrire le iniziative del team allenato da Cogliandro. Al 42', infatti, arriva il raddoppio per i biancazzurri con Belmonte. Il solito Avanzini trova in area di area di rigore Belmonte che trafigge Pea, rientrato tra i titolari al posto di de Bellis, senza troppi problemi.
I secondi quarantacinque minuti vedono una Castellana decisamente più manovriera e molto più pericolosa. Il Trento, invece, prova a farsi vedere con gli spunti dei suoi singoli. Al 49' occasione ghiotta per gli aquilotti per pareggiare. L'arbitro assegna un calcio di rigore, Sogno si presenta dagli undici metri, ma la sua conclusione viene parata bene dall'ottimo portiere di casa Festa. La Castellana cerca di andare in rete per la terza volta, ma la difesa trentina regge. Al 60' la Castellana chiude definitivamente i conti. Napolano serve Belmonte che insacca con freddezza il gol del tre a uno. La reazione dei trentini è affidata al solito Sogno, il quale centra la traversa. La Castellana da qui alla fine della partita tiene in mano il pallino del gioco, sfiorando in più di un'occasione la quarta realizzazione.
Il Trento per la seconda volta negli ultimi 3 anni retrocede in Eccellenza dopo un solo anno di serie D. (a.sc.)

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