Basket Serie A

Buscaglia: voglio vedere l’Aquila di Bonn

Al PalaTrento arriva Pesaro, il coach elogia il suo gruppo. E gli irriducibili tifosi presenti anche ad Avellino


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Le uniche parole davvero dolci, Maurizio Buscaglia, al solito razionalissimo, le riserva, in fundo, ai tifosi che hanno seguito la squadra fino ad Avellino: «Noi entriamo in campo – dice il coach della Dolomiti Energia – sapendo che qualcuno che ci segue c’è sempre». Per il resto, nemmeno il prezioso successo di Bonn ha scalfito la retorica a spicchi del tecnico umbro: troppo fresca la batosta patita domenica scorsa in terra irpina, l’Aquila – almeno nelle parole del suo coach – vola bassa anche alla vigilia della sfida con il fanalino di coda Consultinvest Pesaro, che è reduce a sua volta dalla brutta sconfitta di Reggio Emilia (83-66).

«Pesaro ha fatto la solita partita ad elastico – spiega Buscaglia – hanno perso, ma rimangono un avversario insidioso, come tutti gli altri. La partita sarà molto legata a quello che abbiamo fatto nelle ultime settimane. A Bonn siamo rientrati nei nostri binari, sia difensivamente che in attacco, giocano una pallacanestro d’insieme. Dopo la sconfitta di Avellino, avevamo la forte esigenza di reagire, di mettere in campo maggiore consistenza. Adesso dobbiamo dare continuità a questa prestazione in campionato».

Il tecnico della Dolomiti Energia ha già individuato nella point guard Semaj Christon il pericolo pubblico numero uno della Consultinvest: «Per la sua capacità di costruirsi il tiro e di costruirlo per i suoi compagni di squadra , è un giocatore molto interessante, uno di quelli da seguire fra coloro che sono arrivati in Italia quest’estate».

Rivolgendo lo sguardo al suo spogliatoio, Buscaglia si dice pienamente soddisfatto dal rendimento di Trent Lockett e Dominique Sutton, osservati speciali dopo un avvio di stagione non facilissimo. «Dopo Milano, Lockett ha sempre mantenuto una certa regolarità, con qualche eccezione magari a livello di punti. Sutton, invece, è migliorato in maniera clamorosa nel gioco con il gruppo, il responso del campo arriverà presto. A Bonn è stato davvero bravo: non è facile, per un americano, stare seduto tutto quel tempo con tre falli, entrare nel quarto e fare 8 minuti così».

A Buscaglia abbiamo chiesto anche un giudizio sulle notizie di queste ultime, convulse giornate: dal “taglio” di Tony Mitchell («so quello che sapete voi, mi dispiace per Tony perché stava andando forte sia in campionato che in Eurocup») all’acquisto di Cantù da parte del magnate russo Gerasimenko («non entro nei discorsi commerciali, sportivamente giocano italiani e stranieri, comprano italiani e stranieri»), fino al ritorno di Ettore Messina alla guida della Nazionale: «Grandissimo allenatore, sono cresciuto guardandolo, il top per la Nazionale top. Pianigiani? Come non riconoscere quello che ha fatto in questi anni – conclude Buscaglia – lascia un bel capitale, prezioso per chi deve lavorare dopo di lui».

Twitter: @mauridigiangiac

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