Il dibattito

Birarelli, Forray e Marchioron: capitani coraggiosi

Nella sala della Federazione delle Cooperative i tre sportivi a confronto



TRENTO. Ii iapitani della Trentino Volley, Emanuele Birarelli, dell'Aquila Basket, Toto Forray, e della Trentino Rosa, Giada Marchioron, sono stati protagonisti del confronto su creatività e innovazione al servizio del team nella serata non a caso denominata “Capitano, mio capitano”, andata in scena stasera alla Sala della Cooperazione Trentina di Trento. L’incontro, promosso dall'Istituto Universitario Sophia, ha visto i tre sportivi raccontare il modo in cui interpretano il prestigioso ruolo, quello di capitano appunto.

Birarelli lo  ricopre sia con la Trentino Volley sia con la Nazionale Italiana. "Essere il capitano innanzitutto va vissuto come un privilegio, una responsabilità di cui essere orgogliosi e per tale motivo sono grato alla Società per avermi scelto per indossare la fascia – ha spiegato Bira - . Le responsabilità aumentano, non puoi permetterti di tenere comportamenti negativi rispetto alla squadra; devi mettere da parte egoismi che sono normali ma che non sono mai funzionali per il gruppo. Un capitano non può permettersi di essere egoista, deve essere costante nel comportamento e nel modo di lavorare; tutto quello che fai è visto dai compagni come un esempio. Bisogna mettersi sempre al servizio della squadra; lo dovrebbero fare tutti i giocatori, a maggior ragione è un imperativo per il capitano". "La gestione di una sconfitta dipende di più dall’allenatore con cui stai lavorando che dalla figura del capitano; ogni coach ha il suo modo di intenderla e superarla – ha proseguito Emanuele - . Facendo sport a livello professionistico posso però dire che non c’è spazio per essere permalosi, quindi subito dopo una sconfitta bisogna accettare di buon grado che il tuo allenatore evidenzi solo quello che non hai fatto bene. Dopo di che bisogna rimettersi subito a lavorare per ripartire perché la partita è sempre il frutto di come ci si allena durante la settimana, da quello non si sfugge mai".

 













Scuola & Ricerca

In primo piano